This contribution examines the relationship between architecture, town planning and rural landscape within plan for construction of new towns in areas subject lo large-scale reclamation and agricultural development before and after WWII. In the 1930s, these processes were largely based on theories about the fascist corporate state. Corporatism purported a clear hierarchy between settlements, each bound for a given role, for which specific functions were to concentrate. Shifting from the territorial level to the urban space, the hierarchy between farm, village and city comes into focus, along with architectural expressions hovering between classicism, rationalism or picturesque. The concept of integral reclamation had a long-lasting impact, inspiring as it did the institution of Land Reclamation Authorities that were to outlive the Fascist regime. Taking into consideration the cases of Agro Pontino and Matera, this contribution purports to show the continuity between extensive land reclamation undertaken during the 1930s and rural redevelopment schemes of the 1950s.

Il contributo esamina il rapporto tra architettura, urbanistica e paesaggio rurale nell’ambito del piano di costruzione di nuove città in aree soggette a grandi bonifiche e sviluppo agricolo prima e dopo la seconda guerra mondiale, nell’ambito dei piani di bonifica integrale. Negli anni Trenta questi processi sono in gran parte basati sulla teoria dello stato corporativo fascista che stabilisce una precisa gerarchia nel reticolo insediativo, attribuendo ruoli differenziati alle città, funzioni specifiche alle diverse parti dello spazio urbano, specializzazioni colturali alla campagna. Passando dal livello territoriale allo quello urbano, la composizione dello spazio, che nell’Agro Pontino si declina secondo la triade gerarchica podere-borgo-città, mette in campo espressioni architettoniche in bilico tra classicismo, razionalismo o pittoresco. Prendendo in considerazione i casi dell’Agro Pontino e di Matera, ci si propone di mostrare la continuità tra le bonifiche estensive avviate negli anni Trenta e gli interventi di riqualificazione rurale degli anni Cinquanta.

Nuove città e nuove campagne in Italia, dalla Città corporativa alla Ricostruzione/New towns and new countryside in Italy from corporatism to post-war reconstruction

F. Bonfante;L. Monica
2022-01-01

Abstract

This contribution examines the relationship between architecture, town planning and rural landscape within plan for construction of new towns in areas subject lo large-scale reclamation and agricultural development before and after WWII. In the 1930s, these processes were largely based on theories about the fascist corporate state. Corporatism purported a clear hierarchy between settlements, each bound for a given role, for which specific functions were to concentrate. Shifting from the territorial level to the urban space, the hierarchy between farm, village and city comes into focus, along with architectural expressions hovering between classicism, rationalism or picturesque. The concept of integral reclamation had a long-lasting impact, inspiring as it did the institution of Land Reclamation Authorities that were to outlive the Fascist regime. Taking into consideration the cases of Agro Pontino and Matera, this contribution purports to show the continuity between extensive land reclamation undertaken during the 1930s and rural redevelopment schemes of the 1950s.
2022
Il contributo esamina il rapporto tra architettura, urbanistica e paesaggio rurale nell’ambito del piano di costruzione di nuove città in aree soggette a grandi bonifiche e sviluppo agricolo prima e dopo la seconda guerra mondiale, nell’ambito dei piani di bonifica integrale. Negli anni Trenta questi processi sono in gran parte basati sulla teoria dello stato corporativo fascista che stabilisce una precisa gerarchia nel reticolo insediativo, attribuendo ruoli differenziati alle città, funzioni specifiche alle diverse parti dello spazio urbano, specializzazioni colturali alla campagna. Passando dal livello territoriale allo quello urbano, la composizione dello spazio, che nell’Agro Pontino si declina secondo la triade gerarchica podere-borgo-città, mette in campo espressioni architettoniche in bilico tra classicismo, razionalismo o pittoresco. Prendendo in considerazione i casi dell’Agro Pontino e di Matera, ci si propone di mostrare la continuità tra le bonifiche estensive avviate negli anni Trenta e gli interventi di riqualificazione rurale degli anni Cinquanta.
Integral reclamation, New towns, Reconstruction, Countryside architecture
Bonifica integrale, Città nuove, Ricostruzione, Architettura rurale
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