Sulla base della letteratura scientifica afferente al tema dell’educazione, è convinzione largamente condivisa tra i ricercatori del settore che le classiche lezioni frontali siano generalmente insufficienti a coprire compiutamente i bisogni di apprendimento dei discenti. Al contrario, l’impiego sinergico di strategie di apprendimento tradizionali e attive, quali il peer learning, unito all’utilizzo di tecnologie che “amplifichino” l’azione del docente si è dimostrato estremamente efficace [1]. In questo quadro, nell’anno accademico 2017-2018 il Politecnico di Milano implementò una ricerca volta a indagare l’efficacia della discussione tra pari nel contesto di lezioni universitarie di fisica frequentato da un numero elevato di studenti. L’impiego di questa metodologia didattica attiva in una classe numerosa unitamente all’utilizzo di Students’ Response Systems (SRS), in coerenza con la strategia Bring Your Own Device (BYOD) [2], costituirono un elemento qualificante e di novità [3]. L’esperimento didattico si rivolgeva alle 646 matricole iscritte ai corsi di laurea in Ingegneria Chimica e Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie del Politecnico di Milano e frequentanti il corso “Fisica Sperimentale A+B”, divise in 3 sezioni. Tutte e tre le sezioni coinvolte nella nostra ricerca sostennero il medesimo test a risposta multipla sia all’inizio del corso, sia alla sua conclusione; la prova fu erogata mediante il portale on-line Socrative e gli allievi risposero ai quesiti utilizzando i loro smartphone, computer portatili e tablet. Inoltre, le matricole della sezione 1 affrontarono periodicamente durante il corso anche ulteriori quiz a risposta multipla, diversi da quelli dei test iniziale e finale. Immediatamente dopo ciascuna di queste prove intermedie e senza ricevere alcun feedback circa la correttezza delle loro risposte, i discenti discussero dei quesiti di questi test a piccoli gruppi per qualche minuto. Infine, al termine di tale discussione essi rifecero gli stessi quiz e successivamente fu loro mostrata e spiegata la soluzione corretta. I dati raccolti consentirono di evidenziare l’efficacia della peer discussion; il miglioramento conseguito dalle matricole della sezione 1 fu decisamente più significativo. La strategia didattica si dimostrò efficace indipendentemente dal livello di difficoltà dei quiz erogati agli studenti e dalla branca della fisica su cui tali domande si basavano, e si evidenziò anche un effetto legato al genere: le studentesse esposte al peer learning conseguirono miglioramenti del loro livello di preparazione in Meccanica nove volte su dieci superiori a quelli dei loro colleghi uomini. [1] P. Ghislandi and J. Raffaghelli, “Quality teaching matters: perspectives on quality teaching for the modernization of higher education. A position paper,” Formazione&Insegnamento, Eur. J. Res. Educ. Teach., vol. 12, no. 1, pp. 57–86, Nov. 2014. [2] Méndez-Coca D., Slisko J. (2013); Software Socrative and smartphone as tools for implementetion of basic processes of active physics learning in classroom: An initial feasibility study with prospective teachers; EJPE, 4 (2), 17-24 [3] M. Bozzi, J. Raffaghelli, M. Zani, “Peer learning for large size Physics lectures in higher education: yes, we can”, iCERi2018 (XI International Conference of Education, Research and Innovation) – Seville (Spain) 12-14/11/2018 – iCERi2018 Proceedings, pp. 8739 – 8747, 2018.

Peer Learning + BYOD in una classe numerosa: si può fare!

Matteo Bozzi;Juliana Raffaghelli;Maurizio Zani
2019-01-01

Abstract

Sulla base della letteratura scientifica afferente al tema dell’educazione, è convinzione largamente condivisa tra i ricercatori del settore che le classiche lezioni frontali siano generalmente insufficienti a coprire compiutamente i bisogni di apprendimento dei discenti. Al contrario, l’impiego sinergico di strategie di apprendimento tradizionali e attive, quali il peer learning, unito all’utilizzo di tecnologie che “amplifichino” l’azione del docente si è dimostrato estremamente efficace [1]. In questo quadro, nell’anno accademico 2017-2018 il Politecnico di Milano implementò una ricerca volta a indagare l’efficacia della discussione tra pari nel contesto di lezioni universitarie di fisica frequentato da un numero elevato di studenti. L’impiego di questa metodologia didattica attiva in una classe numerosa unitamente all’utilizzo di Students’ Response Systems (SRS), in coerenza con la strategia Bring Your Own Device (BYOD) [2], costituirono un elemento qualificante e di novità [3]. L’esperimento didattico si rivolgeva alle 646 matricole iscritte ai corsi di laurea in Ingegneria Chimica e Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie del Politecnico di Milano e frequentanti il corso “Fisica Sperimentale A+B”, divise in 3 sezioni. Tutte e tre le sezioni coinvolte nella nostra ricerca sostennero il medesimo test a risposta multipla sia all’inizio del corso, sia alla sua conclusione; la prova fu erogata mediante il portale on-line Socrative e gli allievi risposero ai quesiti utilizzando i loro smartphone, computer portatili e tablet. Inoltre, le matricole della sezione 1 affrontarono periodicamente durante il corso anche ulteriori quiz a risposta multipla, diversi da quelli dei test iniziale e finale. Immediatamente dopo ciascuna di queste prove intermedie e senza ricevere alcun feedback circa la correttezza delle loro risposte, i discenti discussero dei quesiti di questi test a piccoli gruppi per qualche minuto. Infine, al termine di tale discussione essi rifecero gli stessi quiz e successivamente fu loro mostrata e spiegata la soluzione corretta. I dati raccolti consentirono di evidenziare l’efficacia della peer discussion; il miglioramento conseguito dalle matricole della sezione 1 fu decisamente più significativo. La strategia didattica si dimostrò efficace indipendentemente dal livello di difficoltà dei quiz erogati agli studenti e dalla branca della fisica su cui tali domande si basavano, e si evidenziò anche un effetto legato al genere: le studentesse esposte al peer learning conseguirono miglioramenti del loro livello di preparazione in Meccanica nove volte su dieci superiori a quelli dei loro colleghi uomini. [1] P. Ghislandi and J. Raffaghelli, “Quality teaching matters: perspectives on quality teaching for the modernization of higher education. A position paper,” Formazione&Insegnamento, Eur. J. Res. Educ. Teach., vol. 12, no. 1, pp. 57–86, Nov. 2014. [2] Méndez-Coca D., Slisko J. (2013); Software Socrative and smartphone as tools for implementetion of basic processes of active physics learning in classroom: An initial feasibility study with prospective teachers; EJPE, 4 (2), 17-24 [3] M. Bozzi, J. Raffaghelli, M. Zani, “Peer learning for large size Physics lectures in higher education: yes, we can”, iCERi2018 (XI International Conference of Education, Research and Innovation) – Seville (Spain) 12-14/11/2018 – iCERi2018 Proceedings, pp. 8739 – 8747, 2018.
2019
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1122986
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