La conoscenza dello stato di conservazione di un’opera in calcestruzzo armato e la valutazione della sua probabile evoluzione futura sono aspetti cruciali per scegliere la strategia di restauro più idonea e per pianificare l’intervento. Lo stato di conservazione può essere valutato solo attraverso una accurata valutazione delle proprietà dei materiali, una appropriata ispezione e una corretta diagnosi sulle cause della corrosione. Inoltre, non può prescindere da considerazioni legate non solo all’estensione delle aree in cui il degrado è già manifesto (ad esempio in cui il calcestruzzo è fessurato), ma anche all’estensione delle aree in cui le condizioni necessarie per l’innesco della corrosione sono già state raggiunte o saranno raggiunte a breve e le condizioni per la propagazione della corrosione, legate principalmente all’umidità del calcestruzzo, non sono trascurabili. Il progetto di un intervento, mirato ad assicurare il ritorno a condizioni di sicurezza e funzionalità della struttura, deve anche tenere conto, qualora l’edificio rientri nei beni culturali, della conservazione dell’opera e dei materiali originari. Questa nota illustra la procedura che può essere seguita per valutare lo stato di conservazione di un’opera in calcestruzzo armato danneggiata dalla corrosione, in particolare per determinare le cause del degrado, la sua estensione e la sua evoluzione futura e si delineano le strategie di restauro che possono essere adottate. Nelle successive note, pubblicate all’interno di questo focus sulla durabilità, si approfondiranno le tecniche disponibili per il restauro di strutture in calcestruzzo armato.

Scelta delle strategie e delle tecniche di restauro

LOLLINI, FEDERICA
2014-01-01

Abstract

La conoscenza dello stato di conservazione di un’opera in calcestruzzo armato e la valutazione della sua probabile evoluzione futura sono aspetti cruciali per scegliere la strategia di restauro più idonea e per pianificare l’intervento. Lo stato di conservazione può essere valutato solo attraverso una accurata valutazione delle proprietà dei materiali, una appropriata ispezione e una corretta diagnosi sulle cause della corrosione. Inoltre, non può prescindere da considerazioni legate non solo all’estensione delle aree in cui il degrado è già manifesto (ad esempio in cui il calcestruzzo è fessurato), ma anche all’estensione delle aree in cui le condizioni necessarie per l’innesco della corrosione sono già state raggiunte o saranno raggiunte a breve e le condizioni per la propagazione della corrosione, legate principalmente all’umidità del calcestruzzo, non sono trascurabili. Il progetto di un intervento, mirato ad assicurare il ritorno a condizioni di sicurezza e funzionalità della struttura, deve anche tenere conto, qualora l’edificio rientri nei beni culturali, della conservazione dell’opera e dei materiali originari. Questa nota illustra la procedura che può essere seguita per valutare lo stato di conservazione di un’opera in calcestruzzo armato danneggiata dalla corrosione, in particolare per determinare le cause del degrado, la sua estensione e la sua evoluzione futura e si delineano le strategie di restauro che possono essere adottate. Nelle successive note, pubblicate all’interno di questo focus sulla durabilità, si approfondiranno le tecniche disponibili per il restauro di strutture in calcestruzzo armato.
2014
calcestruzzo; corrosione; ispezione; restauro
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