L’assegnazione del progetto per il nuovo museo per la cultura visiva M+ allo studio di Herzog & de Meuron è stata celebrata alla fine del 2013. Al di là della sua qualità architettonica e formale e della sfida culturale di tenere sotto lo stesso tetto arti visive contemporanee, architettura e design, questo progetto è interessante perché parte di un grande processo di trasformazione del waterfront: il West Kowloon Cultural District (WKCD). Discutere del M+ è dunque un modo per osservare i problemi e le soluzioni urbanistiche e culturali che stanno emergendo a Hong Kong come altrove nel tentativo di creare ex novo distretti per cultura e creatività. Sono portate alla nostra attenzione almeno tre questioni: la differenza tra “distretto culturale” come rete di relazioni socioeconomiche tra luoghi, produttori e fruitori di cultura da tempo radicati in un territorio oppure “distretto culturale” come politica intenzionale di concentrazione di istituzioni e servizi in un’area urbana da riqualificare. Si può inoltre discutere come anticipare le attività culturali e avviare processi di partecipazione prima della creazione di un museo possa rafforzarne il profilo culturale, fidelizzare il pubblico e pilotare il consenso politico necessario per avviare un nuovo distretto. Infine si può notare quanto impegnativa sia la sfida di innestare uno o più luoghi culturali contemporanei con il solo riferimento di un masterplan, temperando obiettivi culturali con visibilità e competizione internazionale di una capitale asiatica e globale come Hong Kong.
Cultura Glocal
PONZINI, DAVIDE
2014-01-01
Abstract
L’assegnazione del progetto per il nuovo museo per la cultura visiva M+ allo studio di Herzog & de Meuron è stata celebrata alla fine del 2013. Al di là della sua qualità architettonica e formale e della sfida culturale di tenere sotto lo stesso tetto arti visive contemporanee, architettura e design, questo progetto è interessante perché parte di un grande processo di trasformazione del waterfront: il West Kowloon Cultural District (WKCD). Discutere del M+ è dunque un modo per osservare i problemi e le soluzioni urbanistiche e culturali che stanno emergendo a Hong Kong come altrove nel tentativo di creare ex novo distretti per cultura e creatività. Sono portate alla nostra attenzione almeno tre questioni: la differenza tra “distretto culturale” come rete di relazioni socioeconomiche tra luoghi, produttori e fruitori di cultura da tempo radicati in un territorio oppure “distretto culturale” come politica intenzionale di concentrazione di istituzioni e servizi in un’area urbana da riqualificare. Si può inoltre discutere come anticipare le attività culturali e avviare processi di partecipazione prima della creazione di un museo possa rafforzarne il profilo culturale, fidelizzare il pubblico e pilotare il consenso politico necessario per avviare un nuovo distretto. Infine si può notare quanto impegnativa sia la sfida di innestare uno o più luoghi culturali contemporanei con il solo riferimento di un masterplan, temperando obiettivi culturali con visibilità e competizione internazionale di una capitale asiatica e globale come Hong Kong.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.