Andare per mare oggi è una passione, un hobby, una moda e solo per pochissimi un vero e proprio lavoro. Il viaggio per mare però è stato per molto tempo per i più una scelta obbligata e in alcuni casi anche un’esperienza rischiosa. Un’attività particolare, fatta di tecniche e sistemi avvolti da un certo mistero per chi abitava a terra. Con l’evolversi dell’idea di viaggio da necessità a piacere, evolve anche la struttura e la progettazione delle imbarcazioni. Il passaggio dalle costruzioni tradizionali alle imbarcazioni da diporto, in accezione contemporanea, può essere individuato nel periodo a cavallo degli anni Sessanta, quando il boom economico e l’introduzione di nuove tecnologie derivanti dall’industria bellica resero possibile un’impostazione industriale della produzione e la nascita della nautica di massa, favorendo la progettazione e la diffusione di barche idonee alla crociera e, soprattutto, all’ospitalità e alla residenza. A determinare modifiche e sviluppi nella progettazione non sono più allora le prestazioni dell’imbarcazione, ma fattori quali l’economia dello spazio, l’abitabilità interna e la piacevolezza degli ambienti di bordo. Proprio di questi fattori si occupa il volume, uno strumento didattico chiaro e sintetico sulla progettazione di interni dello yacht a motore, ma anche un testo per marinai professionisti e della domenica, per i pionieri del diporto, i progettisti, i costruttori e “tutti quelli che prima o poi sono caduti in mare in porto o in navigazione”.
Interior yacht design
LANZ, FRANCESCA;
2009-01-01
Abstract
Andare per mare oggi è una passione, un hobby, una moda e solo per pochissimi un vero e proprio lavoro. Il viaggio per mare però è stato per molto tempo per i più una scelta obbligata e in alcuni casi anche un’esperienza rischiosa. Un’attività particolare, fatta di tecniche e sistemi avvolti da un certo mistero per chi abitava a terra. Con l’evolversi dell’idea di viaggio da necessità a piacere, evolve anche la struttura e la progettazione delle imbarcazioni. Il passaggio dalle costruzioni tradizionali alle imbarcazioni da diporto, in accezione contemporanea, può essere individuato nel periodo a cavallo degli anni Sessanta, quando il boom economico e l’introduzione di nuove tecnologie derivanti dall’industria bellica resero possibile un’impostazione industriale della produzione e la nascita della nautica di massa, favorendo la progettazione e la diffusione di barche idonee alla crociera e, soprattutto, all’ospitalità e alla residenza. A determinare modifiche e sviluppi nella progettazione non sono più allora le prestazioni dell’imbarcazione, ma fattori quali l’economia dello spazio, l’abitabilità interna e la piacevolezza degli ambienti di bordo. Proprio di questi fattori si occupa il volume, uno strumento didattico chiaro e sintetico sulla progettazione di interni dello yacht a motore, ma anche un testo per marinai professionisti e della domenica, per i pionieri del diporto, i progettisti, i costruttori e “tutti quelli che prima o poi sono caduti in mare in porto o in navigazione”.File | Dimensione | Formato | |
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