Oltre che necessarie per il buon funzionamento delle organizzazioni, le Ict (Information and communication technologies) sono spesso oggi leve fondamentali di cambiamento dei processi e, in un numero crescente di settori, anche dei prodotti, dei servizi e delle modalità di relazionarsi con il mercato. Nella governance dell’innovazione, tuttavia, si creano spesso situazioni di incomprensione tra Ict e direzioni di business che si traducono in una non piena valorizzazione del ruolo della tecnologia ed in una perdita di potenziale innovativo. Le ricerche e i casi analizzati in questi ultimi due anni dagli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano ci dicono che, per una governance dell’Ict orientata all’innovazione, la sola definizione e ripartizione di obiettivi e responsabilità non basta: le organizzazioni devono imparare a gestire dinamicamente le relazioni tra Ict e business attraverso l’utilizzo di un insieme di leve in grado di riallineare i comportamenti alla luce di priorità e condizioni che possono di volta in volta cambiare. Inoltre, mentre la governance classica si concentrava sul problema delle relazioni “verticali” tra Ceo (Chief Executive Officer) e Cio (Chief Information Officer), e quindi sul posizionamento ed il ruolo di quest’ultimo, la governance orientata all’innovazione deve focalizzarsi anche sulla gestione dei rapporti orizzontali tra direzione Ict e le altre direzioni. Solo da una interazione diretta e positiva tra queste componenti può nascere una relazione proficua e collaborativa, capace di generare opportunità di innovazione. La governance dell’innovazione ICT, infine, non è oggi confinabile all’interno delle mura dell’impresa: la sua efficacia dipende anche, e sempre più, da quanto l’organizzazione riesce a coinvolgere i fornitori e favorirne l’apporto di competenze distintive e il contributo all’innovazione. In questo libro, vogliamo riportare i risultati delle ricerche svolte negli ultimi anni in cui, lavorando a stretto contatto con un gruppo di Cio di particolare rilievo per caratteristiche personali e organizzazioni di appartenenza, abbiamo potuto analizzare barriere, leve ed approcci emergenti per una governance efficace dell’Ict orientata all’innovazione. Nel primo capitolo presentiamo il problema generale della governance delle relazioni tra Ict e altre direzioni e introduciamo una classificazione delle leve utilizzabili per gestirle dinamicamente. Nel capitolo 2, ci concentriamo sulle relazioni con le principali direzioni di staff che concorrono a gestire progetti di innovazione: Finanza e Acquisti. Nel capitolo 3 analizziamo le relazioni con le line of business, andando a classificare e discutere le criticità che emergono nelle diverse fasi del rapporto e i possibili approcci per superarle. Il capitolo 4 è dedicato all’organizzazione interna e, soprattutto, alla gestione delle relazioni tra le sottounità organizzative. Nel capitolo 5 ci concentriamo sulla gestione dei fornitori con particolare riferimento all’outsourcing il cui apporto può essere un potente acceleratore o, al contrario, una barriera ai processi di cambiamento e innovazione. Nel capitolo 6, infine, presentiamo i principali trend nelle tecnologie Ict based, destinati ad occupare un posto sempre più importante nell’agenda dei Cio e a essere importanti occasioni di innovazione. In tutti i capitoli, oltre che fare ampio ricorso ai casi delle imprese analizzate, riporteremo citazioni dei Cio coinvolti: un modo per arricchire la trattazione, oltre che un dovuto riconoscimento a chi ha dato un grande contributo alla ricerca.
La Governance dei fornitori Ict
CIAPPINI, ALESSIA;
2008-01-01
Abstract
Oltre che necessarie per il buon funzionamento delle organizzazioni, le Ict (Information and communication technologies) sono spesso oggi leve fondamentali di cambiamento dei processi e, in un numero crescente di settori, anche dei prodotti, dei servizi e delle modalità di relazionarsi con il mercato. Nella governance dell’innovazione, tuttavia, si creano spesso situazioni di incomprensione tra Ict e direzioni di business che si traducono in una non piena valorizzazione del ruolo della tecnologia ed in una perdita di potenziale innovativo. Le ricerche e i casi analizzati in questi ultimi due anni dagli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano ci dicono che, per una governance dell’Ict orientata all’innovazione, la sola definizione e ripartizione di obiettivi e responsabilità non basta: le organizzazioni devono imparare a gestire dinamicamente le relazioni tra Ict e business attraverso l’utilizzo di un insieme di leve in grado di riallineare i comportamenti alla luce di priorità e condizioni che possono di volta in volta cambiare. Inoltre, mentre la governance classica si concentrava sul problema delle relazioni “verticali” tra Ceo (Chief Executive Officer) e Cio (Chief Information Officer), e quindi sul posizionamento ed il ruolo di quest’ultimo, la governance orientata all’innovazione deve focalizzarsi anche sulla gestione dei rapporti orizzontali tra direzione Ict e le altre direzioni. Solo da una interazione diretta e positiva tra queste componenti può nascere una relazione proficua e collaborativa, capace di generare opportunità di innovazione. La governance dell’innovazione ICT, infine, non è oggi confinabile all’interno delle mura dell’impresa: la sua efficacia dipende anche, e sempre più, da quanto l’organizzazione riesce a coinvolgere i fornitori e favorirne l’apporto di competenze distintive e il contributo all’innovazione. In questo libro, vogliamo riportare i risultati delle ricerche svolte negli ultimi anni in cui, lavorando a stretto contatto con un gruppo di Cio di particolare rilievo per caratteristiche personali e organizzazioni di appartenenza, abbiamo potuto analizzare barriere, leve ed approcci emergenti per una governance efficace dell’Ict orientata all’innovazione. Nel primo capitolo presentiamo il problema generale della governance delle relazioni tra Ict e altre direzioni e introduciamo una classificazione delle leve utilizzabili per gestirle dinamicamente. Nel capitolo 2, ci concentriamo sulle relazioni con le principali direzioni di staff che concorrono a gestire progetti di innovazione: Finanza e Acquisti. Nel capitolo 3 analizziamo le relazioni con le line of business, andando a classificare e discutere le criticità che emergono nelle diverse fasi del rapporto e i possibili approcci per superarle. Il capitolo 4 è dedicato all’organizzazione interna e, soprattutto, alla gestione delle relazioni tra le sottounità organizzative. Nel capitolo 5 ci concentriamo sulla gestione dei fornitori con particolare riferimento all’outsourcing il cui apporto può essere un potente acceleratore o, al contrario, una barriera ai processi di cambiamento e innovazione. Nel capitolo 6, infine, presentiamo i principali trend nelle tecnologie Ict based, destinati ad occupare un posto sempre più importante nell’agenda dei Cio e a essere importanti occasioni di innovazione. In tutti i capitoli, oltre che fare ampio ricorso ai casi delle imprese analizzate, riporteremo citazioni dei Cio coinvolti: un modo per arricchire la trattazione, oltre che un dovuto riconoscimento a chi ha dato un grande contributo alla ricerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.