Design, Università e Industria. Il ruolo del disegno industriale nel rapporto tra percorsi formativi e mondo delle imprese

Il lavoro che si presenta nasce in questa prospettiva per rispondere agli obiettivi di Lisbona 2010, con focus specifico sulle esperienze che stanno maturando all’interno del Politecnico di Milano – Facoltà del Design per la validazione, e conseguente conferma in forma strutturale, delle innovazioni nei percorsi formativi delle facoltà che fanno capo a questo indirizzo. In effetti l’adeguamento, soprattutto per quel che concerne la didattica ma anche la ricerca, è finalizzato a un’integrazione dei rapporti università – impresa: tale collaborazione può essere una risposta al rilancio della ricerca anche nell’industria che, in particolare in Italia, soffre della micro dimensione e quindi della mancanza di massa critica per affrontare in autonomia i temi dell’innovazione di prodotto e di processo. Questa integrazione appare quindi fondamentale anche per la sempre più spinta internazionalizzazione delle imprese, che anche le più recenti analisi di enti paraistituzionali (ICE, Censis) indicano in ripresa e comunque appare essenziale per uno sviluppo più spinto e concretamente sostenibile. L’adeguamento, di cui il libro propone modelli e soluzioni applicative, rappresenta quindi una risposta che nasce non solo dall’interno dell’Accademia ma anche dalle esigenze del contesto economico-sociale, in cui l’università opera. Ovviamente per il terreno da cui nasce, particolare rilevanza, tra tutte le attività d’impresa, viene data alla fase di progettazione, di prodotto e di processo, che a sua volta trova il cuore nel disegno industriale, tanto che il percorso dell’opera potrebbe essere indicato come il ruolo del disegno industriale al centro dell’impegno strategico di Università e mondo produttivo. Nell’itinerario che si traccia si mira a passare da una prima schematizzazione del contesto che muta, ad una teorizzazione dei modelli formativi, finalizzati a preparare nuovi profili professionali, quali si stanno sperimentando nella Facoltà del Design del Politecnico di Milano.