Galleria e Project-Room del PAC ospitano un frammento inatteso del carcere di San Vittore. Si tratta di un progetto di spazio, di un progetto artistico e di un progetto di relazione. Lo spazio, risistemato, è quello inutilizzato negli interrati della casa circondariale; l’arte è il lungo processo che ha svelato e composto storie, speranze, paure; la relazione è quella tra le persone coinvolte e quella tra il diritto e il rovescio della città. Questo nuovo approdo nel centro di Milano dà ancora spazio a quel dialogo, ed esprime con la stessa forza l’inutilità di dare risposte e la necessità di aprire domande. Domande scomode sul senso del carcere, del suo resistere dentro il corpo della città e fuori dal tempo, sull’utilità dell’arte imprigionata, sulle reali possibilità della ricerca negli spazi della reclusione.
REVERSELAB
a. di franco;m. frangipane;g. orsenigo;c. ligi;f. piredda;m. ciancia;maramotti
2025-01-01
Abstract
Galleria e Project-Room del PAC ospitano un frammento inatteso del carcere di San Vittore. Si tratta di un progetto di spazio, di un progetto artistico e di un progetto di relazione. Lo spazio, risistemato, è quello inutilizzato negli interrati della casa circondariale; l’arte è il lungo processo che ha svelato e composto storie, speranze, paure; la relazione è quella tra le persone coinvolte e quella tra il diritto e il rovescio della città. Questo nuovo approdo nel centro di Milano dà ancora spazio a quel dialogo, ed esprime con la stessa forza l’inutilità di dare risposte e la necessità di aprire domande. Domande scomode sul senso del carcere, del suo resistere dentro il corpo della città e fuori dal tempo, sull’utilità dell’arte imprigionata, sulle reali possibilità della ricerca negli spazi della reclusione.| File | Dimensione | Formato | |
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