Nell’ambito delle infrastrutture per la mobilità, la relazione tra le superfici in proprietà delle società autostradali concessionarie, e quelle destinate alla mobilità stradale, non rispondono mai ad un rapporto unitario. Tale differenza è rappresentata dai reliquati stradali, porzioni di territorio che risultano non sfruttate ma potenzialmente qualificanti per altre attività, o valorizzabili con progetti di riappropriazione dello spazio pubblico. Nel caso delle tre tangenziali milanesi, l’estensione complessiva di tali spazi residuali raggiunge i 786.059 m2, con alcuni di ridotta entità, ma molti dei quali presentano invece oltre ad un’estesa distribuzione spaziale, anche una localizzazione in aree strategiche di occasione per la rigenerazione urbana. Se messi a sistema con le sfide e le opportunità che le città contemporanee sono chiamate ad affrontare, i reliquati rappresentano solide opportunità spaziali per affrontare le sfide del nuovo millennio e degli obiettivi di sviluppo sostenibile – come della “Missione 11 Città e comunità sostenibili” e della “Missione 9 Industria, Innovazione e Infrastrutture” – per abilitare riflessioni e nuove proposte di progetto urbano, non solo sull’uso dello spazio, ma anche come ripensamento della mobilità e delle sue infrastrutture del futuro. Il contributo indaga quindi il caso studio del territorio metropolitano Meneghino, con una ricognizione delle aree disponibili alla trasformazione e delle potenziali sinergie, presentando alcuni casi pilota sul ripensamento del tema della mobilità sostenibile come opportunità trasformativa di rigenerazione urbana e paesaggistica, riconoscendo figure territoriali e sinergie di azioni.
Tangenziali e vuoti urbani. I reliquati stradali come opportunità di rigenerazione urbana
Chierichetti, Nicolò
2025-01-01
Abstract
Nell’ambito delle infrastrutture per la mobilità, la relazione tra le superfici in proprietà delle società autostradali concessionarie, e quelle destinate alla mobilità stradale, non rispondono mai ad un rapporto unitario. Tale differenza è rappresentata dai reliquati stradali, porzioni di territorio che risultano non sfruttate ma potenzialmente qualificanti per altre attività, o valorizzabili con progetti di riappropriazione dello spazio pubblico. Nel caso delle tre tangenziali milanesi, l’estensione complessiva di tali spazi residuali raggiunge i 786.059 m2, con alcuni di ridotta entità, ma molti dei quali presentano invece oltre ad un’estesa distribuzione spaziale, anche una localizzazione in aree strategiche di occasione per la rigenerazione urbana. Se messi a sistema con le sfide e le opportunità che le città contemporanee sono chiamate ad affrontare, i reliquati rappresentano solide opportunità spaziali per affrontare le sfide del nuovo millennio e degli obiettivi di sviluppo sostenibile – come della “Missione 11 Città e comunità sostenibili” e della “Missione 9 Industria, Innovazione e Infrastrutture” – per abilitare riflessioni e nuove proposte di progetto urbano, non solo sull’uso dello spazio, ma anche come ripensamento della mobilità e delle sue infrastrutture del futuro. Il contributo indaga quindi il caso studio del territorio metropolitano Meneghino, con una ricognizione delle aree disponibili alla trasformazione e delle potenziali sinergie, presentando alcuni casi pilota sul ripensamento del tema della mobilità sostenibile come opportunità trasformativa di rigenerazione urbana e paesaggistica, riconoscendo figure territoriali e sinergie di azioni.| File | Dimensione | Formato | |
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