ERASE - ElectRode-Aided Soil rEmediation è una tecnologia di bonifica basata sull’integrazione di meccanismi fisici, chimici e biologici indotti da una appropriata alimentazione di almeno una coppia di elettrodi installati in un mezzo poroso (terreno eterogeneo/materiali di riporto, in condizioni sature o insature) interessato da inquinamento chimico organico e/o inorganico. Nell’ambito dell’appalto del progetto POSIDON PCP sono state condotte numerose prove di laboratorio su terreni con differenti tessiture e in varie condizioni operative, utilizzando apparati 2D e 3D. Viene illustrata la prova di laboratorio conclusiva, condotta con l’apparato 3D, ove sono stati investigati i meccanismi elettrocinetici, di interesse per la rimozione dei metalli, contestualmente all'ossidazione chimica con persolfato attivato, di interesse per la degradazione in situ degli inquinanti organici. Il test ha mostrato che l’approccio è una valida opzione per il trattamento di terreni insaturi affetti da inquinanti organici e inorganici, estendendo le attuali esperienze di letteratura, focalizzate principalmente a terreni saturi a granulometria fine e contaminazione disciolta.
ERASE – ElectRode-Aided Soil rEmediation: prove a scala di laboratorio
Beretta G.;Sezenna E.;Saponaro S.;
2024-01-01
Abstract
ERASE - ElectRode-Aided Soil rEmediation è una tecnologia di bonifica basata sull’integrazione di meccanismi fisici, chimici e biologici indotti da una appropriata alimentazione di almeno una coppia di elettrodi installati in un mezzo poroso (terreno eterogeneo/materiali di riporto, in condizioni sature o insature) interessato da inquinamento chimico organico e/o inorganico. Nell’ambito dell’appalto del progetto POSIDON PCP sono state condotte numerose prove di laboratorio su terreni con differenti tessiture e in varie condizioni operative, utilizzando apparati 2D e 3D. Viene illustrata la prova di laboratorio conclusiva, condotta con l’apparato 3D, ove sono stati investigati i meccanismi elettrocinetici, di interesse per la rimozione dei metalli, contestualmente all'ossidazione chimica con persolfato attivato, di interesse per la degradazione in situ degli inquinanti organici. Il test ha mostrato che l’approccio è una valida opzione per il trattamento di terreni insaturi affetti da inquinanti organici e inorganici, estendendo le attuali esperienze di letteratura, focalizzate principalmente a terreni saturi a granulometria fine e contaminazione disciolta.| File | Dimensione | Formato | |
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