Nel quadro dei progetti di ricerca per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Missione 4 componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” – il contributo vuole proporre una riflessione su una delle possibili metodologie di ricerca nell’ambito della progettazione architettonica e urbana, con il caso studio del progetto di dottorato “La sfida della mobilità sostenibile”, co-finanziata da Serravalle Tangenziali, concessionaria del sistema delle tangenziali Milanesi. L’approccio della ricerca, tutt’ora in corso, è quello riferito alla research-by-design – un metodo basato sulla formulazione di scenari/sonde progettuali che possano istruire e abilitare un discorso critico-teorico, ma nell’ottica di futuri riscontri applicativi. Il metodo adottato è noto in letteratura anche come “meta-progettazione”, e trova le sue radici nella definizione di Van Onck come “disegno dei parametri di un sistema […] in cui (poi) il progettista sceglie le varianti che ritiene corrispondano meglio alle esigenze del caso particolare”, mantenendo la possibilità di declinazione in una molteplicità di esiti spaziali possibili. Il metaprogetto quindi si porta dietro, per sua natura, il requisito di un certo senso di disordine che risponde a quel grado di incertezza tipico del progetto strategico, nella definizione di soluzioni come abaco di progettualità in potenza piuttosto che in atto. Il prefisso stesso meta- restituisce il carattere trasformativo, di mutamento e di incrementale modificazione che caratterizza una pianificazione strategica aperta a successive declinazioni più puntuali. Il contributo vuole quindi presentare le riflessioni e gli esiti dell’iter metodologico alternativo del metaprogetto, applicato alle potenzialità di un atlante di spazi residuali a ridosso delle tangenziali di Milano – con l’ambizione di restituire uno strumento intermedio per orientare le azioni amministrative e dei professionisti che operano sul medio-lungo periodo in un contesto territoriale come quello delle Tangenziali, aspirando inoltre a costruire un metodo esportabile su scenari comparabili con alcune modellizzazioni a partire da casi specifici site-specific.
Tra metaprogetto e disegno urbano. Un approccio induttivo per rigenerare gli spazi residuali delle tangenziali milanesi
N. Chierichetti
2024-01-01
Abstract
Nel quadro dei progetti di ricerca per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Missione 4 componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” – il contributo vuole proporre una riflessione su una delle possibili metodologie di ricerca nell’ambito della progettazione architettonica e urbana, con il caso studio del progetto di dottorato “La sfida della mobilità sostenibile”, co-finanziata da Serravalle Tangenziali, concessionaria del sistema delle tangenziali Milanesi. L’approccio della ricerca, tutt’ora in corso, è quello riferito alla research-by-design – un metodo basato sulla formulazione di scenari/sonde progettuali che possano istruire e abilitare un discorso critico-teorico, ma nell’ottica di futuri riscontri applicativi. Il metodo adottato è noto in letteratura anche come “meta-progettazione”, e trova le sue radici nella definizione di Van Onck come “disegno dei parametri di un sistema […] in cui (poi) il progettista sceglie le varianti che ritiene corrispondano meglio alle esigenze del caso particolare”, mantenendo la possibilità di declinazione in una molteplicità di esiti spaziali possibili. Il metaprogetto quindi si porta dietro, per sua natura, il requisito di un certo senso di disordine che risponde a quel grado di incertezza tipico del progetto strategico, nella definizione di soluzioni come abaco di progettualità in potenza piuttosto che in atto. Il prefisso stesso meta- restituisce il carattere trasformativo, di mutamento e di incrementale modificazione che caratterizza una pianificazione strategica aperta a successive declinazioni più puntuali. Il contributo vuole quindi presentare le riflessioni e gli esiti dell’iter metodologico alternativo del metaprogetto, applicato alle potenzialità di un atlante di spazi residuali a ridosso delle tangenziali di Milano – con l’ambizione di restituire uno strumento intermedio per orientare le azioni amministrative e dei professionisti che operano sul medio-lungo periodo in un contesto territoriale come quello delle Tangenziali, aspirando inoltre a costruire un metodo esportabile su scenari comparabili con alcune modellizzazioni a partire da casi specifici site-specific.File | Dimensione | Formato | |
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