Deserts are perceived as barren places, devoid of life and history, where nature reigns supreme and human presence is considered primitive or irrelevant. Samia Henni's book, however, says exactly the opposite: the desert is full, overflowing with lives, economies, rights and landscapes! It highlights how the instrumental representation of a geographical environment can trigger socio-spatial relationships and foster dominance dynamics. When a landscape is perceived as empty, in fact, it fosters a social acceptance of appropriative and transformative processes chains that would otherwise be unacceptable.

I deserti sono percepiti come luoghi aridi, privi di vita e di storia, dove la natura regna incontrastata e la presenza umana è considerata primitiva o irrilevante. Il libro di Samia Henni, invece, dice esattamente il contrario: il deserto è pieno, straripa di vite, economie, diritti e paesaggi! Evidenzia quanto la rappresentazione strumentale di un ambiente geografico possa innescare relazioni socio-spaziali e favorire dinamiche di potere. Quando un paesaggio è percepito come vuoto infatti, si favorisce un circuito di legittimazione di processi appropriativi e trasformativi che altrimenti sarebbero inaccettabili.

De deserti dignitate. Decostruire e ricostruire paesaggi vuoti

Federico Di Cosmo
2024-01-01

Abstract

Deserts are perceived as barren places, devoid of life and history, where nature reigns supreme and human presence is considered primitive or irrelevant. Samia Henni's book, however, says exactly the opposite: the desert is full, overflowing with lives, economies, rights and landscapes! It highlights how the instrumental representation of a geographical environment can trigger socio-spatial relationships and foster dominance dynamics. When a landscape is perceived as empty, in fact, it fosters a social acceptance of appropriative and transformative processes chains that would otherwise be unacceptable.
2024
I deserti sono percepiti come luoghi aridi, privi di vita e di storia, dove la natura regna incontrastata e la presenza umana è considerata primitiva o irrilevante. Il libro di Samia Henni, invece, dice esattamente il contrario: il deserto è pieno, straripa di vite, economie, diritti e paesaggi! Evidenzia quanto la rappresentazione strumentale di un ambiente geografico possa innescare relazioni socio-spaziali e favorire dinamiche di potere. Quando un paesaggio è percepito come vuoto infatti, si favorisce un circuito di legittimazione di processi appropriativi e trasformativi che altrimenti sarebbero inaccettabili.
Deserts, Voids, Extraction, Empty Landscapes
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1273262
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