Negli ultimi decenni abbiamo assistito, nel dibattito nazionale, all’emergere di due narrazioni territoriali ricorrenti. Da un lato, riscontriamo un’attenzione particolare agli ambiti metropolitani. Da questa prospettiva derivano studi, descrizioni intenzionate e progetti che mirano alla sostenibilità, alla inclusività e alla riduzione delle disuguaglianze, lavorando a diverse scale. Dall’altro lato, le politiche nazionali di sviluppo e coesione territoriale hanno eletto a oggetto privilegiato il contrasto alla marginalizzazione e ai fenomeni di declino demografico delle, cosiddette, “aree interne”. Da questo duplice insieme di studi e ricerche, politiche e progetti, resta tuttavia esclusa almeno la metà della superficie territoriale italiana, che conta su oltre la metà della popolazione nazionale e che appare come un territorio eterogeneo. Definita prevalentemente per differenza o sottrazione (ciò che non è metropolitano né interno), "l'Italia di mezzo" reclama attenzione sulla sua specificità territoriale e sulle sue prospettive di evoluzione, attraverso un'insieme coordinato di azioni esplorative: dalla rappresentazione dei paesaggi, a quella delle figure territoriali e dei tipi geografici. Considerata la ricca eredità delle descrizioni cartografiche italiane dal punto di vista dei linguaggi, dell’efficacia rispetto alle ipotesi che hanno sostenuto, si propone di individuare "lItalia di mezzo" attraverso la costruzione di una prima serie di mappe fisiche al contempo descrittive e interpretative. Ciò implica il rilancio della riflessione sulla forma testuale dell’Atlante, sviluppata storicamente dalle scienze geografiche e dagli studi urbani in Europa dal primo dopoguerra, e oggi di grande attualità per l'apertura a tecniche e linguaggi innovativi. Nel contributo che intendiamo presentare, il confronto tra alcuni tematismi fondativi e altri esplorativi ed eterodossi permette di fare emergere un primo insieme di ipotesi, espresse per via abduttiva, grazie alle quali orientare l’elaborazione e l’eventuale ricerca di dati e informazioni. Questa proposta si inserisce nell’ambito del progetto di Ricerca GRINS – Growing Resilient, INclusive and Sustainable (spoke 7 – territorial sustainability), finanziato dal programma NEXT Generation EU e finalizzato a una crescita resiliente, inclusiva e sostenibile. Il gruppo di ricerca del DAStU - Politecnico di Milano, coordinato da Arturo Lanzani, è coinvolto nell’identificare questioni, sfide e scenari per la transizione ecologica dell’Italia di mezzo in un’ottica di equità territoriale e sostenibilità ambientale.

Paesaggi e Tipi Geografici: verso un atlante operativo per l’Italia di Mezzo

Maria Aldera;Andrea Gritti;Antonio Longo;Marco Voltini
2024-01-01

Abstract

Negli ultimi decenni abbiamo assistito, nel dibattito nazionale, all’emergere di due narrazioni territoriali ricorrenti. Da un lato, riscontriamo un’attenzione particolare agli ambiti metropolitani. Da questa prospettiva derivano studi, descrizioni intenzionate e progetti che mirano alla sostenibilità, alla inclusività e alla riduzione delle disuguaglianze, lavorando a diverse scale. Dall’altro lato, le politiche nazionali di sviluppo e coesione territoriale hanno eletto a oggetto privilegiato il contrasto alla marginalizzazione e ai fenomeni di declino demografico delle, cosiddette, “aree interne”. Da questo duplice insieme di studi e ricerche, politiche e progetti, resta tuttavia esclusa almeno la metà della superficie territoriale italiana, che conta su oltre la metà della popolazione nazionale e che appare come un territorio eterogeneo. Definita prevalentemente per differenza o sottrazione (ciò che non è metropolitano né interno), "l'Italia di mezzo" reclama attenzione sulla sua specificità territoriale e sulle sue prospettive di evoluzione, attraverso un'insieme coordinato di azioni esplorative: dalla rappresentazione dei paesaggi, a quella delle figure territoriali e dei tipi geografici. Considerata la ricca eredità delle descrizioni cartografiche italiane dal punto di vista dei linguaggi, dell’efficacia rispetto alle ipotesi che hanno sostenuto, si propone di individuare "lItalia di mezzo" attraverso la costruzione di una prima serie di mappe fisiche al contempo descrittive e interpretative. Ciò implica il rilancio della riflessione sulla forma testuale dell’Atlante, sviluppata storicamente dalle scienze geografiche e dagli studi urbani in Europa dal primo dopoguerra, e oggi di grande attualità per l'apertura a tecniche e linguaggi innovativi. Nel contributo che intendiamo presentare, il confronto tra alcuni tematismi fondativi e altri esplorativi ed eterodossi permette di fare emergere un primo insieme di ipotesi, espresse per via abduttiva, grazie alle quali orientare l’elaborazione e l’eventuale ricerca di dati e informazioni. Questa proposta si inserisce nell’ambito del progetto di Ricerca GRINS – Growing Resilient, INclusive and Sustainable (spoke 7 – territorial sustainability), finanziato dal programma NEXT Generation EU e finalizzato a una crescita resiliente, inclusiva e sostenibile. Il gruppo di ricerca del DAStU - Politecnico di Milano, coordinato da Arturo Lanzani, è coinvolto nell’identificare questioni, sfide e scenari per la transizione ecologica dell’Italia di mezzo in un’ottica di equità territoriale e sostenibilità ambientale.
2024
Patrimonio materiale e immateriale, strategie per la conservazione e strumenti per la comunicazione Atti XXV Conferenza Nazionale SIU VOLUME 03
978-88-99237-57-8
landscapes, heritage, knowledge
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1270862
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