Il progetto per la Scuola Innovativa Secondaria di Secondo Grado “G. Baruffi”, sita a Mondovì (CN), si è collocato al quinto posto nell’ambito del concorso di progettazione in due gradi, Missione 2 – Componente 3 – Investimento 1.1 “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU (CIG 929765077F, Codice 2° grado A0VEE3MO). L’edificio di progetto ridisegna la morfologia del lotto, di particolare pregio poiché collocato all’ingresso della città alta: il terreno viene modellato seguendo l’organicità del versante in un processo di ricucitura del territorio che ha visto, negli anni, la costruzione di edifici barriera calati sulla collina. Il volume ricalca il sedime delle mura medioevali inserendosi come limitare della vecchia città e andando a ricostruirne il perimetro. La nuova scuola si innesta sul territorio e diventa parte di esso; sul lato della corte viene a determinarsi un ampio spazio adibito a parco che vive in simbiosi con la scuola: i piani raccordati del terreno penetrano l’edificio ai vari livelli permettendo agli alunni di uscire direttamente all’aperto. L’obiettivo primario della progettazione è garantire prestazioni molto elevate e, nell’ottica della transizione energetica degli edifici, questa ha garantito la riduzione del fabbisogno energetico della scuola al fine di un’elevata efficienza dei componenti architettonici oltre che generatori alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili. La riduzione dei carichi termici minimizza la potenza dei generatori (riduzione del 55% dei fabbisogni rispetto all’edificio di riferimento) e garantisce fabbisogni globali di energia primaria inferiori a 90 kWh/(anno m2). Il consumo di energia primaria EPgl,tot è di oltre il 50% inferiore alla soglia fissata per i requisiti degli edifici nZEB mentre l’EPgl,nren è inferiore del 75%. Il fotovoltaico (circa 180 kWp) genera, su base annua, circa 200.000 kWh, riuscendo a coprire il 70% del fabbisogno elettrico richiesto dall’edificio mediante autoproduzione. A questo risultato è associato uno studio approfondito sulla contemporaneità tra produzione ed uso dell’energia che suggerisce un sistema di accumulo a batterie per i cicli di breve durata ed uno di produzione di idrogeno integrato da fuelcell/microcogenerazione per i cicli più lunghi. L’impiantistica è dunque funzionale a rendere l’edificio nZEB ed altamente efficiente, con comfort ottimale e controllo distinto per ogni singolo spazio, rispondendo ai criteri della certificazione LEED Platinum. Il controllo, tramite un BMS auto adattativo è gestibile sia dall’utenza, con limitazioni secondo i principi dell’adaptive comfort, che da remoto. Il comfort luminoso è garantito da sistemi a LED “blue-hazard-free” con controllo DALI per l’integrazione con la luce naturale. Nel progetto si pone grande attenzione al risparmio idrico: una vasca di raccolta dell’acqua meteorica interrata funziona da accumulo idrico per alimentare l’impianto di irrigazione, mentre le essenze arboree utilizzate saranno autoctone e a bassa esigenza idrica. Inoltre, il progetto persegue la sostenibilità ambientale mediante l’uso di isolante in pannelli in fibra di canapa ad elevate prestazioni termoacustiche che, con uno sfasamento termico elevato, contribuisce ad aumentare l’inerzia delle pareti, smorzando l’onda termica. La fibra di canapa possiede una bassa energia incorporata ed è completamente rinnovabile e recuperabile. Il progetto, infatti, promuove una visione di medio-lungo termine dei principali elementi costruttivi relativamente ai cicli di manutenzione e sostituzione. Una valutazione comparativa con ausilio di metodologia di Life Cycle Assessment ha permesso di individuare fra le diverse tipologie di componenti e sistemi costruttivi, quelli che presentano un minor impatto sull’ambiente.

Scuola Innovativa Secondaria di Secondo Grado “G. Baruffi”, Mondovì (CN)

P. Oliaro;A. Cariboni;
2024-01-01

Abstract

Il progetto per la Scuola Innovativa Secondaria di Secondo Grado “G. Baruffi”, sita a Mondovì (CN), si è collocato al quinto posto nell’ambito del concorso di progettazione in due gradi, Missione 2 – Componente 3 – Investimento 1.1 “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU (CIG 929765077F, Codice 2° grado A0VEE3MO). L’edificio di progetto ridisegna la morfologia del lotto, di particolare pregio poiché collocato all’ingresso della città alta: il terreno viene modellato seguendo l’organicità del versante in un processo di ricucitura del territorio che ha visto, negli anni, la costruzione di edifici barriera calati sulla collina. Il volume ricalca il sedime delle mura medioevali inserendosi come limitare della vecchia città e andando a ricostruirne il perimetro. La nuova scuola si innesta sul territorio e diventa parte di esso; sul lato della corte viene a determinarsi un ampio spazio adibito a parco che vive in simbiosi con la scuola: i piani raccordati del terreno penetrano l’edificio ai vari livelli permettendo agli alunni di uscire direttamente all’aperto. L’obiettivo primario della progettazione è garantire prestazioni molto elevate e, nell’ottica della transizione energetica degli edifici, questa ha garantito la riduzione del fabbisogno energetico della scuola al fine di un’elevata efficienza dei componenti architettonici oltre che generatori alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili. La riduzione dei carichi termici minimizza la potenza dei generatori (riduzione del 55% dei fabbisogni rispetto all’edificio di riferimento) e garantisce fabbisogni globali di energia primaria inferiori a 90 kWh/(anno m2). Il consumo di energia primaria EPgl,tot è di oltre il 50% inferiore alla soglia fissata per i requisiti degli edifici nZEB mentre l’EPgl,nren è inferiore del 75%. Il fotovoltaico (circa 180 kWp) genera, su base annua, circa 200.000 kWh, riuscendo a coprire il 70% del fabbisogno elettrico richiesto dall’edificio mediante autoproduzione. A questo risultato è associato uno studio approfondito sulla contemporaneità tra produzione ed uso dell’energia che suggerisce un sistema di accumulo a batterie per i cicli di breve durata ed uno di produzione di idrogeno integrato da fuelcell/microcogenerazione per i cicli più lunghi. L’impiantistica è dunque funzionale a rendere l’edificio nZEB ed altamente efficiente, con comfort ottimale e controllo distinto per ogni singolo spazio, rispondendo ai criteri della certificazione LEED Platinum. Il controllo, tramite un BMS auto adattativo è gestibile sia dall’utenza, con limitazioni secondo i principi dell’adaptive comfort, che da remoto. Il comfort luminoso è garantito da sistemi a LED “blue-hazard-free” con controllo DALI per l’integrazione con la luce naturale. Nel progetto si pone grande attenzione al risparmio idrico: una vasca di raccolta dell’acqua meteorica interrata funziona da accumulo idrico per alimentare l’impianto di irrigazione, mentre le essenze arboree utilizzate saranno autoctone e a bassa esigenza idrica. Inoltre, il progetto persegue la sostenibilità ambientale mediante l’uso di isolante in pannelli in fibra di canapa ad elevate prestazioni termoacustiche che, con uno sfasamento termico elevato, contribuisce ad aumentare l’inerzia delle pareti, smorzando l’onda termica. La fibra di canapa possiede una bassa energia incorporata ed è completamente rinnovabile e recuperabile. Il progetto, infatti, promuove una visione di medio-lungo termine dei principali elementi costruttivi relativamente ai cicli di manutenzione e sostituzione. Una valutazione comparativa con ausilio di metodologia di Life Cycle Assessment ha permesso di individuare fra le diverse tipologie di componenti e sistemi costruttivi, quelli che presentano un minor impatto sull’ambiente.
2024
Transizione energetica, Fonti rinnovabili, Idrogeno, LEED Platinum, BMS auto adattivo, Life Cycle Assessment
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