Lo studio esamina la progettazione dell’intervento di ampliamento del centro produttivo Immergas a Lentigione di Brescello (Reggio Emilia), elaborato dallo Studio di Architettura EFA (diretto da Emilio Faroldi e Maria Pilar Vettori), che si colloca all’interno di un processo di consolidamento aziendale e di razionalizzazione degli spazi produttivi che l’azienda intende promuovere al fine di radicare il proprio rapporto con il territorio emiliano, rafforzandone sinergie, complementarità e logiche di simbiosi con il luogo. Nella volontà dei progettisti, monumentalità e rigore si fondono in un edificio teso a trasmettere solidità e massività architettonica capaci di interpretare gli intenti di continuità ed eternità ai quali, da sempre, l’architettura aspira: un “tempio moderno” come luogo di lavoro, un’architettura pura capace di stagliarsi per nitidezza e chiarezza nella quiete della realtà padana. La volontà di confermarsi quale azienda leader nel settore degli impianti per il riscaldamento ha indotto Immergas a potenziare il proprio comparto aziendale e produttivo al fine di acquisire un’indiscussa solidità e riconoscibilità della propria identità societaria. Lo schema insediativo perseguito è riconducibile a un modello di sviluppo territoriale in cui l’interazione impresa-territorio diviene elemento per lo sviluppo economico locale e sovra-locale: tali aspetti costituiscono un evidente vantaggio competitivo facilitando la capacità di attivare progetti e strategie collettive, generando economie esterne ed eccellenze sia economiche sia ambientali. Il sistema di involucro perimetrale (messo a punto da Pichler Projects) si imposta sulla base delle interfacce tra le chiusure verticali esterne e le sezioni strutturali, a partire dall’imposta nei confronti della base determinata dalla stratificazione del piano terra. La serramentistica, al piano terra, si allinea all’estradosso della pavimentazione interna in pavimento galleggiante: a tale proposito, l’infisso si svolge dalla bancalina sostenuta dal cordolo esterno, sviluppandosi nella tipologia di facciata continua AWS 114 realizzata da montanti, traversi e profilo frangisole verticale in alluminio. Le chiusure vetrate sono composte dalla lastra esterna in vetro float temperato, dalla cavità con riempimento in gas argon e dalla lastra interna in vetro basso-emissivo. Il sistema, a partire dall’interfaccia di intradosso e per i livelli successivi in altezza, si collega all’intelaiatura di controtelaio metallica, questa interposta tra i pannelli frontali prefabbricati e i pannelli stratificati sandwich esterni. La superficie di involucro, con due porzioni vetrate, prosegue fino oltre il piano di copertura, costituendo una “vela” mediante l’estensione del pannello prefabbricato e del pannello stratificato sandwich: questi infine collegati dal profilo orizzontale in acciaio. L’altra tipologia di facciata prevede la connessione basilare all’esterno del cordolo successivo alla stratificazione del piano terra: a tale proposito, la porzione di involucro è realizzata in forma spandrel, con rivestimento esterno tale da associarsi alla pavimentazione esterna. Anche in questo caso, il sistema è definito dalla tipologia di facciata continua AWS 114 realizzata da montanti e traversi in alluminio, collegata all’intradosso tramite la giunzione alla superficie inferiore del pannello prefabbricato posto oltre la struttura orizzontale. In particolare, al piano superiore, il sistema presenta la finestratura apribile che, dal livello di parapetto, raggiunge la battuta alla quota di intradosso. Da qui la facciata prosegue con l’applicazione, mediante il fissaggio a pressore, della pannellatura spandrel a rivestimento della sezione strutturale orizzontale, proiettandosi oltre la quota che contiene il canale di gronda al piano di copertura.

Progetto e trame di facciata con logica di simbiosi territoriale

MASSIMILIANO NASTRI
2023-01-01

Abstract

Lo studio esamina la progettazione dell’intervento di ampliamento del centro produttivo Immergas a Lentigione di Brescello (Reggio Emilia), elaborato dallo Studio di Architettura EFA (diretto da Emilio Faroldi e Maria Pilar Vettori), che si colloca all’interno di un processo di consolidamento aziendale e di razionalizzazione degli spazi produttivi che l’azienda intende promuovere al fine di radicare il proprio rapporto con il territorio emiliano, rafforzandone sinergie, complementarità e logiche di simbiosi con il luogo. Nella volontà dei progettisti, monumentalità e rigore si fondono in un edificio teso a trasmettere solidità e massività architettonica capaci di interpretare gli intenti di continuità ed eternità ai quali, da sempre, l’architettura aspira: un “tempio moderno” come luogo di lavoro, un’architettura pura capace di stagliarsi per nitidezza e chiarezza nella quiete della realtà padana. La volontà di confermarsi quale azienda leader nel settore degli impianti per il riscaldamento ha indotto Immergas a potenziare il proprio comparto aziendale e produttivo al fine di acquisire un’indiscussa solidità e riconoscibilità della propria identità societaria. Lo schema insediativo perseguito è riconducibile a un modello di sviluppo territoriale in cui l’interazione impresa-territorio diviene elemento per lo sviluppo economico locale e sovra-locale: tali aspetti costituiscono un evidente vantaggio competitivo facilitando la capacità di attivare progetti e strategie collettive, generando economie esterne ed eccellenze sia economiche sia ambientali. Il sistema di involucro perimetrale (messo a punto da Pichler Projects) si imposta sulla base delle interfacce tra le chiusure verticali esterne e le sezioni strutturali, a partire dall’imposta nei confronti della base determinata dalla stratificazione del piano terra. La serramentistica, al piano terra, si allinea all’estradosso della pavimentazione interna in pavimento galleggiante: a tale proposito, l’infisso si svolge dalla bancalina sostenuta dal cordolo esterno, sviluppandosi nella tipologia di facciata continua AWS 114 realizzata da montanti, traversi e profilo frangisole verticale in alluminio. Le chiusure vetrate sono composte dalla lastra esterna in vetro float temperato, dalla cavità con riempimento in gas argon e dalla lastra interna in vetro basso-emissivo. Il sistema, a partire dall’interfaccia di intradosso e per i livelli successivi in altezza, si collega all’intelaiatura di controtelaio metallica, questa interposta tra i pannelli frontali prefabbricati e i pannelli stratificati sandwich esterni. La superficie di involucro, con due porzioni vetrate, prosegue fino oltre il piano di copertura, costituendo una “vela” mediante l’estensione del pannello prefabbricato e del pannello stratificato sandwich: questi infine collegati dal profilo orizzontale in acciaio. L’altra tipologia di facciata prevede la connessione basilare all’esterno del cordolo successivo alla stratificazione del piano terra: a tale proposito, la porzione di involucro è realizzata in forma spandrel, con rivestimento esterno tale da associarsi alla pavimentazione esterna. Anche in questo caso, il sistema è definito dalla tipologia di facciata continua AWS 114 realizzata da montanti e traversi in alluminio, collegata all’intradosso tramite la giunzione alla superficie inferiore del pannello prefabbricato posto oltre la struttura orizzontale. In particolare, al piano superiore, il sistema presenta la finestratura apribile che, dal livello di parapetto, raggiunge la battuta alla quota di intradosso. Da qui la facciata prosegue con l’applicazione, mediante il fissaggio a pressore, della pannellatura spandrel a rivestimento della sezione strutturale orizzontale, proiettandosi oltre la quota che contiene il canale di gronda al piano di copertura.
2023
Tecnologia dell'architettura. Progettazione esecutiva dell'architettura. Tecnologie dell'involucro.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1257077
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