Stato dell’arte In Europa la fascia di popolazione over 65 rappresenta il 19% della popolazione, mentre In Italia ha già superato il 22%. Tuttavia, la distribuzione di queste persone non è omogenea sul territorio, ma presenta una maggiore presenza nelle aree rurali dove tale fascia di popolazione ha un alto rischio di esclusione sociale e fragilità (Burholt & Dobbs, 2012). Sebbene siano stati posti per molto tempo in secondo piano, i bisogni delle persone anziane nelle aree rurali sono di primario interesse, soprattutto per la diversità di richieste e di necessità che ci si aspetta di trovare in queste aree rispetto a zone con buona presenza di servizi. In questi contesti, infatti, un ruolo cruciale nell’assistenza agli anziani viene svolto dai caregiver, che si trovano largamente caricati del supporto all’invecchiamento (Sixsmith et al., 2014). Nel 2009 è stato infatti rilevato che in Italia due terzi delle cure necessarie alle persone anziane venivano assicurate da loro parenti (Troisi & Knodratowitz, 2013), anche per garantire c alle persone anziane di poter continuare a vivere nei contesti a loro cari, attraverso pratiche di “aging in place” - cioè di invecchiamento attivo nel proprio contesto comunitario di vita (Rodríguez-Rodríguez & Sánchez-González, 2016). In questo scenario, la provincia di Cremona rappresenta per sue caratteristiche territoriali e sociali un osservatorio privilegiato per studiare le necessità della popolazione anziana e di chi li assiste, anche nell’ottica di promuovere una rappresentazione propositiva e partecipe di questa fase della popolazione alla co-definizione dei servizi e dei prodotti ad essi dedicati. Date queste premesse, l’obiettivo di questo progetto di ricerca è di condurre una mappatura degli stakeholders sul territorio Cremonese, delle risorse presenti e dei bisogni scoperti, al fine di orientare attività di supporto dedicate prioritariamente al target dei caregiver. Approccio metodologico A copertura dei suddetti obiettivi si è definito un disegno di ricerca multi-fase e multi-metodo così composto: Fase 1 - analisi sistematica dei database statistici Istat, volta a descrivere le caratteristiche socio-demografiche della popolazione anziana cremonese, sia attuale che in trend storico, comparandola con quella nazionale; Fase 2 - Desk analysis per identificare i servizi sanitari, socio-sanitari e sociale attivi sul territorio a favore dell’anziano fragile che vive a casa, in termini di ruoli e i professionisti coinvolti, le collaborazioni formali e informali tra professionisti e tra Enti; regimi dietetici proposti agli anziani (i.e. in famiglia nelle RSA, nelle cooperative, nell’ADI…); Fase 3 - Interviste qualitative biografiche a stakeholders locali (i.e. rappresentanti Fondazioni, Cooperative, Comuni, RSA, associazioni di volontariato…) riconosciuti per la loro centralità nel rapporto con anziani e caregiver, al fine di approfondire le loro esperienze, l’analisi delle priorità e delle necessità presenti sul territorio. Principali risultati I dati demografici confermano la tendenza alla senilizzazione della provincia di Cremona: è la seconda provincia con la percentuale di over 65 della Regione Lombardia, dopo Pavia (Elaborazione Ires L. Morosini su dati Istat, 2019). Negli ultimi venti anni, tale percentuale è cresciuta dal 23,7% nel 2002 al 26,8% di oggi (Istat, 2021). La durata di vita attesa degli anziani cremonesi oltre i 65 anni resta inferiore a quella media lombarda: 22,1 anni nelle donne e 18,4 negli uomini, di cui la maggior parte trascorsi “senza limitazioni funzionali” (Elaborazione Ires L. Morosini su dati Istat, 2019). Tuttavia, nel 2016 il 10,8% degli ultrasessantacinquenni residenti nella Provincia di Cremona beneficiava di un’indennità di accompagnamento, il 13,8% tra le donne e il 6,9% tra gli uomini di quella fascia di età. Dalla mappatura degli stakeholders sono stati identificati 36 enti del settore sanitario, 35 del terzo settore e 7 istituzioni chiave per lo studio del fenomeno degli anziani e dei loro caregiver. Dalle prime interviste biografiche condotte emerge la necessità di dotarsi di strumenti di mappatura sistematica della fragilità senile; inoltre gli stakeholder sottolineano l’importanza di creare spazi di lavoro multidisciplinari che possano operare nelle diverse aree di ci la fragilità senile si compone (sanitaria, sociale, alimentare, economica, …). Conclusioni I primi risultati confermano il bisogno del territorio cremonese nell’ambito dell’assistenza agli anziani fragili: le attività e le risorse finora messe in campo necessitano di essere orchestrate per operare in maniera efficace e sostenibile per il territorio stesso e per le persone che lo vivono.

Cremona Beside Caregivers: una ricerca per assistere chi assiste

Eleonora Gheduzzi;Cristina Masella;
2021-01-01

Abstract

Stato dell’arte In Europa la fascia di popolazione over 65 rappresenta il 19% della popolazione, mentre In Italia ha già superato il 22%. Tuttavia, la distribuzione di queste persone non è omogenea sul territorio, ma presenta una maggiore presenza nelle aree rurali dove tale fascia di popolazione ha un alto rischio di esclusione sociale e fragilità (Burholt & Dobbs, 2012). Sebbene siano stati posti per molto tempo in secondo piano, i bisogni delle persone anziane nelle aree rurali sono di primario interesse, soprattutto per la diversità di richieste e di necessità che ci si aspetta di trovare in queste aree rispetto a zone con buona presenza di servizi. In questi contesti, infatti, un ruolo cruciale nell’assistenza agli anziani viene svolto dai caregiver, che si trovano largamente caricati del supporto all’invecchiamento (Sixsmith et al., 2014). Nel 2009 è stato infatti rilevato che in Italia due terzi delle cure necessarie alle persone anziane venivano assicurate da loro parenti (Troisi & Knodratowitz, 2013), anche per garantire c alle persone anziane di poter continuare a vivere nei contesti a loro cari, attraverso pratiche di “aging in place” - cioè di invecchiamento attivo nel proprio contesto comunitario di vita (Rodríguez-Rodríguez & Sánchez-González, 2016). In questo scenario, la provincia di Cremona rappresenta per sue caratteristiche territoriali e sociali un osservatorio privilegiato per studiare le necessità della popolazione anziana e di chi li assiste, anche nell’ottica di promuovere una rappresentazione propositiva e partecipe di questa fase della popolazione alla co-definizione dei servizi e dei prodotti ad essi dedicati. Date queste premesse, l’obiettivo di questo progetto di ricerca è di condurre una mappatura degli stakeholders sul territorio Cremonese, delle risorse presenti e dei bisogni scoperti, al fine di orientare attività di supporto dedicate prioritariamente al target dei caregiver. Approccio metodologico A copertura dei suddetti obiettivi si è definito un disegno di ricerca multi-fase e multi-metodo così composto: Fase 1 - analisi sistematica dei database statistici Istat, volta a descrivere le caratteristiche socio-demografiche della popolazione anziana cremonese, sia attuale che in trend storico, comparandola con quella nazionale; Fase 2 - Desk analysis per identificare i servizi sanitari, socio-sanitari e sociale attivi sul territorio a favore dell’anziano fragile che vive a casa, in termini di ruoli e i professionisti coinvolti, le collaborazioni formali e informali tra professionisti e tra Enti; regimi dietetici proposti agli anziani (i.e. in famiglia nelle RSA, nelle cooperative, nell’ADI…); Fase 3 - Interviste qualitative biografiche a stakeholders locali (i.e. rappresentanti Fondazioni, Cooperative, Comuni, RSA, associazioni di volontariato…) riconosciuti per la loro centralità nel rapporto con anziani e caregiver, al fine di approfondire le loro esperienze, l’analisi delle priorità e delle necessità presenti sul territorio. Principali risultati I dati demografici confermano la tendenza alla senilizzazione della provincia di Cremona: è la seconda provincia con la percentuale di over 65 della Regione Lombardia, dopo Pavia (Elaborazione Ires L. Morosini su dati Istat, 2019). Negli ultimi venti anni, tale percentuale è cresciuta dal 23,7% nel 2002 al 26,8% di oggi (Istat, 2021). La durata di vita attesa degli anziani cremonesi oltre i 65 anni resta inferiore a quella media lombarda: 22,1 anni nelle donne e 18,4 negli uomini, di cui la maggior parte trascorsi “senza limitazioni funzionali” (Elaborazione Ires L. Morosini su dati Istat, 2019). Tuttavia, nel 2016 il 10,8% degli ultrasessantacinquenni residenti nella Provincia di Cremona beneficiava di un’indennità di accompagnamento, il 13,8% tra le donne e il 6,9% tra gli uomini di quella fascia di età. Dalla mappatura degli stakeholders sono stati identificati 36 enti del settore sanitario, 35 del terzo settore e 7 istituzioni chiave per lo studio del fenomeno degli anziani e dei loro caregiver. Dalle prime interviste biografiche condotte emerge la necessità di dotarsi di strumenti di mappatura sistematica della fragilità senile; inoltre gli stakeholder sottolineano l’importanza di creare spazi di lavoro multidisciplinari che possano operare nelle diverse aree di ci la fragilità senile si compone (sanitaria, sociale, alimentare, economica, …). Conclusioni I primi risultati confermano il bisogno del territorio cremonese nell’ambito dell’assistenza agli anziani fragili: le attività e le risorse finora messe in campo necessitano di essere orchestrate per operare in maniera efficace e sostenibile per il territorio stesso e per le persone che lo vivono.
2021
978-88-908077-3-2
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