Attualità della cultura delle Avanguardie del Novecento e il progetto della Scuola del futuro

La cultura delle avanguardie del Novecento è tornata nell’ultimo decennio a suscitare un interesse crescente e in occasione dei centenari di Bauhaus e VKhUTEMAS, nel 2019 e nel 2020. Questo interesse, spia della necessità di un ripensamento nella attuale fase di sviluppo sul contenuto “progetto” di società – nel senso ampio, filologico e olistico, del termine di ”pro-iectare” – è testimoniato dal programma lanciato dall’Unione Europea del “New European Bauhaus - Beautiful, Sustainable, together” nel 2021. Riportando i termini agli anni del “Bauhaus”, il termine “bello” è l’unico che rimane immutato – sebbene sia il più elusivo – mentre per “sustainable” possiamo dire che si intendeva allora “razionale uso dei mezzi tecnici della produzione industriali” e per “together” si intendeva allora “inclusione di tutti gli individui della società e rivoluzione sociale”. Quello che forse rimane inespresso nell’idea del programma, e che lo riduce a una sorta di brand commerciale della ricerca scientifica nelle discipline “progettuali”, è il rapporto automatico che viene assegnato nel legame tra i tre termini in cui “bello”, che è una qualità, viene equiparato a “sostenibile” e “partecipativo”, che sono “fini”. Un programma di ricerca che riconsideri l’importanza della cultura del progetto delle Avanguardie nella costruzione del mondo contemporaneo dovrebbe forse partire dal problema dell’insegnamento del “progetto” oggi. Dovrebbe essere condotto un riordino filologico del patrimonio di idee delle Scuole dell’avanguardia conservato nei loro archivi, da restituire in un database comune articolato in modo tale da fornire risposte ad interrogativi del presente. Abbiamo iniziato un lavoro in questa direzione utilizzando come caso campione quello del VKhUTEMAS condividendo la riflessione su come strutturare questo impianto di ricerca con un gruppo di scuole di dottorato italiane e di scuole ed enti russi.