L'articolo esamina l’elaborazione progettuale diretta alla riqualificazione di un edificio esistente, adiacente alla stazione di Liverpool Street e alla futura stazione Crossrail a Londra, attraverso l'ampia riedificazione ed estensione, fino a rendere l'intervento uno dei complessi più importanti della British Land. La riqualificazione, guidata da Hopkins Architects, crea una nuova identità contemporanea per l'organismo architettonico, adeguata alle sue dimensioni e posizione collegandosi all'immobile di Broadgate e a uno degli ingressi pubblici della stazione di Liverpool Street. Le facciate a cellule (messe a punto da Focchi Group S.p.A.) sono realizzate tramite l'intelaiatura in alluminio con vetrocamera a incollaggio strutturale, rilevando che ogni cellula è costituita da quattro specchiature contigue. Sulla parte bassa dell'edifico si colloca la facciata a cellule che crea la "gonna" di innesto e regolazione sia geometrica sia esecutiva, realizzata con vetri stratificati e serigrafati, piani e curvi, che si rastremano in prospetto: questa facciata, denominata "skirt", delinea la separazione netta tra i piani tipici, a uso uffici, e il piano terra realizzato con facciate a montanti e traversi, adibito a uso commerciale. Sui piani si collocano i terrazzamenti che si restringono progressivamente. Le cellule, principalmente piane, sono disposte su di una configurazione poligonale per assecondare lo sviluppo planimetrico della costruzione, caratterizzata da diverse zone curve più o meno accentuate, mentre per le zone a raggio stretto la messa a punto dei moduli di facciata osserva l'utilizzo di cellule vetrate curve. In corrispondenza del giunto orizzontale di cellula è sempre presente una "fin" verticale in alluminio opportunamente sagomata: in particolare, le "fin" sono rastremate in altezza e sono installate nel giunto tra i vetri, al fine di generare la continuità rispetto a quelle dei piani sovrastanti.
Nuova complessa identità contemporanea nella British Land
Massimiliano Nastri
2022-01-01
Abstract
L'articolo esamina l’elaborazione progettuale diretta alla riqualificazione di un edificio esistente, adiacente alla stazione di Liverpool Street e alla futura stazione Crossrail a Londra, attraverso l'ampia riedificazione ed estensione, fino a rendere l'intervento uno dei complessi più importanti della British Land. La riqualificazione, guidata da Hopkins Architects, crea una nuova identità contemporanea per l'organismo architettonico, adeguata alle sue dimensioni e posizione collegandosi all'immobile di Broadgate e a uno degli ingressi pubblici della stazione di Liverpool Street. Le facciate a cellule (messe a punto da Focchi Group S.p.A.) sono realizzate tramite l'intelaiatura in alluminio con vetrocamera a incollaggio strutturale, rilevando che ogni cellula è costituita da quattro specchiature contigue. Sulla parte bassa dell'edifico si colloca la facciata a cellule che crea la "gonna" di innesto e regolazione sia geometrica sia esecutiva, realizzata con vetri stratificati e serigrafati, piani e curvi, che si rastremano in prospetto: questa facciata, denominata "skirt", delinea la separazione netta tra i piani tipici, a uso uffici, e il piano terra realizzato con facciate a montanti e traversi, adibito a uso commerciale. Sui piani si collocano i terrazzamenti che si restringono progressivamente. Le cellule, principalmente piane, sono disposte su di una configurazione poligonale per assecondare lo sviluppo planimetrico della costruzione, caratterizzata da diverse zone curve più o meno accentuate, mentre per le zone a raggio stretto la messa a punto dei moduli di facciata osserva l'utilizzo di cellule vetrate curve. In corrispondenza del giunto orizzontale di cellula è sempre presente una "fin" verticale in alluminio opportunamente sagomata: in particolare, le "fin" sono rastremate in altezza e sono installate nel giunto tra i vetri, al fine di generare la continuità rispetto a quelle dei piani sovrastanti.File | Dimensione | Formato | |
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