Andare «verso l'architettura», tramite l'utilizzo di immateriali magiche parole, insostituibili strumenti della narrazione architet­tonica, accompagnate e filtrate dalle immagini delle «esperienze co­struite» da un Premio Pritzker, costituisce un'occasione unica di ri­flessione dentro ai temi propri della disciplina più bella del mondo: l'architettura. Tre, a mio parziale avviso, i principali paradigmi che ci inducono a ritenere Eduardo Souto de Moura un modello di riferimento dell'es­sere architetto, oggi. Il primo consiste nell'aver contribuito a ribadire e a rafforzare il valore sociale dell'architetto e dell'architettura, al di là dello spazio, delle forme, dei linguaggi. Il secondo è rinvenibile nell'avere, più di altri, affermato il rap­porto tra figurazione, costruzione ed esperienza in architettura. Terzo paradigma: la sua esplicita passione per l'insegnamento, per quel magico e generoso atto di trasferimento delle conoscenze e del sapere che è proprio dei grandi maestri. L'opera costruita rappresenta per l'architetto portoghese il ma­nifesto di concetti astratti, l'espressione teorica di un libro scritto at­traverso la materia. La sequenza e l'evoluzione delle sue architetture costituiscono, a loro volta, una costruzione, dove ogni paragrafo è il mattone narrativo di una storia che rimanda alle vicende connesse alla costruzione del paesaggio.

Paradigmi

E. Faroldi
2018-01-01

Abstract

Andare «verso l'architettura», tramite l'utilizzo di immateriali magiche parole, insostituibili strumenti della narrazione architet­tonica, accompagnate e filtrate dalle immagini delle «esperienze co­struite» da un Premio Pritzker, costituisce un'occasione unica di ri­flessione dentro ai temi propri della disciplina più bella del mondo: l'architettura. Tre, a mio parziale avviso, i principali paradigmi che ci inducono a ritenere Eduardo Souto de Moura un modello di riferimento dell'es­sere architetto, oggi. Il primo consiste nell'aver contribuito a ribadire e a rafforzare il valore sociale dell'architetto e dell'architettura, al di là dello spazio, delle forme, dei linguaggi. Il secondo è rinvenibile nell'avere, più di altri, affermato il rap­porto tra figurazione, costruzione ed esperienza in architettura. Terzo paradigma: la sua esplicita passione per l'insegnamento, per quel magico e generoso atto di trasferimento delle conoscenze e del sapere che è proprio dei grandi maestri. L'opera costruita rappresenta per l'architetto portoghese il ma­nifesto di concetti astratti, l'espressione teorica di un libro scritto at­traverso la materia. La sequenza e l'evoluzione delle sue architetture costituiscono, a loro volta, una costruzione, dove ogni paragrafo è il mattone narrativo di una storia che rimanda alle vicende connesse alla costruzione del paesaggio.
2018
A scuola con Eduardo Souto de Moura
978-88-917-5000-6
architettura
costruzione
esperienza
portogallo
eduardo souto de moura
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Descrizione: saggio in monografia
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