L’articolo esamina l’elaborazione progettuale di Giovanni Vaccarini Architetti per la nuova sede della Société Privée de Gérance (SPG) a Ginevra che si caratterizza per le prestazioni di elevata efficienza energetica per mezzo del sistema di facciata di tipo evoluto che contraddistingue sia i criteri di riqualificazione tecnologica, sia gli aspetti estetici e funzionali. All’interno della rivisitazione architettonica, le nuove superfici esterne esercitano una forza d’impatto sulla dinamica percettiva del complesso, accentuandone soprattutto la dimensione verticale: pertanto, la disamina architettonica si focalizza sulla facciata come soluzione ideale a garantire un elevato livello di protezione solare e la visione, dall’interno verso l’esterno, in modo mutevole e, al contempo, amplificata e riflessa. La facciata è definita quale “superficie a spessore” che, sulla base del disegno dell’involucro esterno, diviene il corpo principale dell’organismo architettonico attraverso: la disposizione della tessitura geometrica che, secondo la modulazione delle “pinne” vetrate esterne, si riflette sullo sviluppo morfo-tipologico degli ambienti interni e sulla localizzazione delle pareti; l’estensione del pattern modulare variabile inerente alle “pinne” vetrate esterne, con funzione di brise soleil, dotate della serigrafia che contribuisce a enfatizzare l’effetto di riverbero luminoso che si genera, sfumando la superficie perimetrale dell’edificio in una specie di “nebulosa”, per la molteplicità dei riflessi e delle trasparenze; la formazione di un oggetto luminescente a scala urbana, poiché durante la notte le lame in vetro sono illuminate da luci bianche a led. L’involucro vetrato, osservato dall’interno, produce l’effetto definito in forma di “finestra aumentata” attraverso la quale la visione dell’ambiente circostante è amplificata, riflessa e trasformata dalle lame di luce. L’apparato strutturale dell’organismo architettonico si determina attraverso la trama di elementi puntiformi e di elevazioni orizzontali in c. a. (rivestiti con lastre di pietra di Vals, presente anche sulle pavimentazioni, agganciate mediante inserti in acciaio inox), sulla quale avviene l’assemblaggio dei componenti prefabbricati di facciata a cellule che realizzano la cortina perimetrale.

Rivisitazione SPG della “superficie a spessore” dell’involucro

Massimiliano Nastri
2021-01-01

Abstract

L’articolo esamina l’elaborazione progettuale di Giovanni Vaccarini Architetti per la nuova sede della Société Privée de Gérance (SPG) a Ginevra che si caratterizza per le prestazioni di elevata efficienza energetica per mezzo del sistema di facciata di tipo evoluto che contraddistingue sia i criteri di riqualificazione tecnologica, sia gli aspetti estetici e funzionali. All’interno della rivisitazione architettonica, le nuove superfici esterne esercitano una forza d’impatto sulla dinamica percettiva del complesso, accentuandone soprattutto la dimensione verticale: pertanto, la disamina architettonica si focalizza sulla facciata come soluzione ideale a garantire un elevato livello di protezione solare e la visione, dall’interno verso l’esterno, in modo mutevole e, al contempo, amplificata e riflessa. La facciata è definita quale “superficie a spessore” che, sulla base del disegno dell’involucro esterno, diviene il corpo principale dell’organismo architettonico attraverso: la disposizione della tessitura geometrica che, secondo la modulazione delle “pinne” vetrate esterne, si riflette sullo sviluppo morfo-tipologico degli ambienti interni e sulla localizzazione delle pareti; l’estensione del pattern modulare variabile inerente alle “pinne” vetrate esterne, con funzione di brise soleil, dotate della serigrafia che contribuisce a enfatizzare l’effetto di riverbero luminoso che si genera, sfumando la superficie perimetrale dell’edificio in una specie di “nebulosa”, per la molteplicità dei riflessi e delle trasparenze; la formazione di un oggetto luminescente a scala urbana, poiché durante la notte le lame in vetro sono illuminate da luci bianche a led. L’involucro vetrato, osservato dall’interno, produce l’effetto definito in forma di “finestra aumentata” attraverso la quale la visione dell’ambiente circostante è amplificata, riflessa e trasformata dalle lame di luce. L’apparato strutturale dell’organismo architettonico si determina attraverso la trama di elementi puntiformi e di elevazioni orizzontali in c. a. (rivestiti con lastre di pietra di Vals, presente anche sulle pavimentazioni, agganciate mediante inserti in acciaio inox), sulla quale avviene l’assemblaggio dei componenti prefabbricati di facciata a cellule che realizzano la cortina perimetrale.
2021
Tecnologia dell'architettura. Progettazione esecutiva dell'architettura. Sistemi di involucro.
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