L’urbanistica non può più rimandare il confronto con il rapido avanzamento tecnologico e l’esperienza maturata dalle sperimentazioni delle smart city degli ultimi venti anni; non può non interrogarsi in merito al suo posizionamento nei processi decisionali e di governance, in cui il ruolo delle piattaforme di intelligenza urbana, ovvero di raccolta, elaborazione e restituzione di dati urbani complessi diventerà sempre più visibile e centrale nella gestione delle città; non può più eludere il dibattito circa il rinnovamento degli approcci metodologici e della cassetta degli attrezzi tecnici della disciplina e delle pratiche professionali. Constatiamo che il mondo corre e si dota di nuove tecnologie, mentre l’urbanistica non è al passo. Le nuove tecnologie diffuse, connesse e geo-referenziate hanno di fatto aperto numerosi fronti di ricerca e applicazione, dimostrando diverse opportunità e impatti sulle città. Gli ambiti applicativi connessi all’urbanistica, principalmente la pianificazione, la gestione e il governo del territorio sono molteplici. In questo saggio, delineiamo alcuni temi salienti che ci aiutano a ridefinire lo spazio di azione dell’urbanistica oggi alla luce delle nuove possibilità offerte dalla pervasività dei dati, dalla commistione sempre più intensa tra ambiente fisico e digitale (ambient informatics e ambient intelligence), nello specifico: il rapporto tra i dati e gli oggetti dell’urbanistica, i tempi dell’urbanistica, le competenze e il ruolo dell’urbanista nei processi decisionali, il percorso verso una efficace governance condivisa. I temi qui elencati sono profondamente connessi tra loro e faranno emergere diverse sovrapposizioni concettuali: spazi, tempi, oggetti e modalità dell’urbanistica risultano sempre più fluidi e inseparabili, delineando una pratica da intendersi sempre più come servizio continuativo alla società.
Ridefinire lo spazio di azione dell’urbanistica tra dati complessi e monitoraggio: misurare e governare le prestazioni delle trasformazioni urbane
E. Morello
2021-01-01
Abstract
L’urbanistica non può più rimandare il confronto con il rapido avanzamento tecnologico e l’esperienza maturata dalle sperimentazioni delle smart city degli ultimi venti anni; non può non interrogarsi in merito al suo posizionamento nei processi decisionali e di governance, in cui il ruolo delle piattaforme di intelligenza urbana, ovvero di raccolta, elaborazione e restituzione di dati urbani complessi diventerà sempre più visibile e centrale nella gestione delle città; non può più eludere il dibattito circa il rinnovamento degli approcci metodologici e della cassetta degli attrezzi tecnici della disciplina e delle pratiche professionali. Constatiamo che il mondo corre e si dota di nuove tecnologie, mentre l’urbanistica non è al passo. Le nuove tecnologie diffuse, connesse e geo-referenziate hanno di fatto aperto numerosi fronti di ricerca e applicazione, dimostrando diverse opportunità e impatti sulle città. Gli ambiti applicativi connessi all’urbanistica, principalmente la pianificazione, la gestione e il governo del territorio sono molteplici. In questo saggio, delineiamo alcuni temi salienti che ci aiutano a ridefinire lo spazio di azione dell’urbanistica oggi alla luce delle nuove possibilità offerte dalla pervasività dei dati, dalla commistione sempre più intensa tra ambiente fisico e digitale (ambient informatics e ambient intelligence), nello specifico: il rapporto tra i dati e gli oggetti dell’urbanistica, i tempi dell’urbanistica, le competenze e il ruolo dell’urbanista nei processi decisionali, il percorso verso una efficace governance condivisa. I temi qui elencati sono profondamente connessi tra loro e faranno emergere diverse sovrapposizioni concettuali: spazi, tempi, oggetti e modalità dell’urbanistica risultano sempre più fluidi e inseparabili, delineando una pratica da intendersi sempre più come servizio continuativo alla società.File | Dimensione | Formato | |
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