Fuori dalle aree interne e dai capoluoghi delle città metropolitane è possibile osservare territori che hanno avuto una rapida e spesso incontrollata crescita: per lo sviluppo di buona parte della manifattura italiana, o di profili industriali di stampo fordista legati all’azione statale e di agricolture intensive. Uno sviluppo delle attività economiche che ha generato una contenuta ma spesso costante crescita della popolazione fuori dall’orizzonte delle grandi città, quasi per nulla regolato nel suo profilo urbanistico-ambientale, né tanto meno inquadrato all’interno di una qualche esplicita visione di trasformazione territoriale. Per questa Italia né area metropolitana né area interna, di margine metropolitano o “di mezzo” la proposta operativa avanzata da questo contributo è quella di: a) procedere alla individuazione di 30 ambiti sovracomunali esemplari (con un massimo di 3 per Regione), non necessariamente distrettuali, che presentino un doppio ordine di criticità: una più propriamente economico-sociale e una più propriamente ambientale-urbanistico-territoriale; b) delineare possibili azioni sugli spazi della produzione, dalle aree industriali dei distretti manifatturieri, agli ambiti dell’allevamento intensivo, alle coltivazioni in serra e delle agricolture intensive e specializzate, dal forte impatto ambientale.
Nell’Italia di mezzo: rigenerazione e valorizzazione dei territori della produzione
A. Lanzani;C. Mattioli;E. Morello;F. Zanfi
2021-01-01
Abstract
Fuori dalle aree interne e dai capoluoghi delle città metropolitane è possibile osservare territori che hanno avuto una rapida e spesso incontrollata crescita: per lo sviluppo di buona parte della manifattura italiana, o di profili industriali di stampo fordista legati all’azione statale e di agricolture intensive. Uno sviluppo delle attività economiche che ha generato una contenuta ma spesso costante crescita della popolazione fuori dall’orizzonte delle grandi città, quasi per nulla regolato nel suo profilo urbanistico-ambientale, né tanto meno inquadrato all’interno di una qualche esplicita visione di trasformazione territoriale. Per questa Italia né area metropolitana né area interna, di margine metropolitano o “di mezzo” la proposta operativa avanzata da questo contributo è quella di: a) procedere alla individuazione di 30 ambiti sovracomunali esemplari (con un massimo di 3 per Regione), non necessariamente distrettuali, che presentino un doppio ordine di criticità: una più propriamente economico-sociale e una più propriamente ambientale-urbanistico-territoriale; b) delineare possibili azioni sugli spazi della produzione, dalle aree industriali dei distretti manifatturieri, agli ambiti dell’allevamento intensivo, alle coltivazioni in serra e delle agricolture intensive e specializzate, dal forte impatto ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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