Per rispondere alle sfide di sostenibilità del settore agroalimentare stanno emergendo in misura crescente soluzioni innovative e nuovi modelli di business, di cui si fanno promotrici le startup. Queste giovani imprese nascono come laboratori sperimentali di innovazione, facendo degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG) i punti cardine della propria strategia. Esse apportano competenze e approcci nuovi in contesti tradizionali, presentandosi come partner strategico agli occhi delle imprese consolidate del settore, che sono sempre di più alla ricerca di idee e modelli innovativi, replicabili su vasta scala, che le permettano di rimanere al passo con le evoluzioni più recenti della società e del mercato. In concomitanza con la diffusione di innovazioni per ridurre lo spreco di cibo, le imprese del settore si stanno adoperando per adottare un approccio sempre più circolare alla gestione del cibo, sia internamente che a livello di sistema. A questo scopo, implementano le diverse opzioni delineate dalla “Gerarchia di utilizzo delle eccedenze”, o Food Waste Hierarchy (FWH), a partire dalla prevenzione della creazione di eccedenze alimentari, al loro riutilizzo e ridistribuzione per il consumo umano, al loro riutilizzo per gli animali, fino al riciclo e recupero. L’analisi di casi aziendali e le sperimentazioni condotte dall’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano hanno messo in luce che a ciascuno dei livelli della FWH le imprese trovano spazio per applicare soluzioni alternative facendo leva su innovazioni e nuove forme di collaborazione. - Sono principalmente le innovazioni tecnologiche a incrementare l’efficienza delle azioni a più alta priorità nella gerarchia, ovvero la prevenzione, il riutilizzo e ridistribuzione delle eccedenze per il consumo umano, mentre sono soprattutto le collaborazioni verticali di filiera a rendere tali azioni scalabili. - In molti casi, passa invece attraverso le innovazioni di processo la valorizzazione delle eccedenze e degli scarti nei livelli della gerarchia a minor priorità, ovvero il consumo animale, la produzione di altri prodotti industriali e il recupero energetico. Tali innovazioni frequentemente coniugano nuove tecnologie e collaborazioni cross-settoriali, con imprese e soggetti di altre filiere e settori (startup, imprese di altre industrie, organizzazioni del Terzo Settore), in grado di integrare le competenze necessarie e lo specifico know-how tecnologico e di mercato.

Prevenzione e gestione delle eccedenze alimentari nella supply chain

G. Bartezzaghi;P. Garrone
2021-01-01

Abstract

Per rispondere alle sfide di sostenibilità del settore agroalimentare stanno emergendo in misura crescente soluzioni innovative e nuovi modelli di business, di cui si fanno promotrici le startup. Queste giovani imprese nascono come laboratori sperimentali di innovazione, facendo degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG) i punti cardine della propria strategia. Esse apportano competenze e approcci nuovi in contesti tradizionali, presentandosi come partner strategico agli occhi delle imprese consolidate del settore, che sono sempre di più alla ricerca di idee e modelli innovativi, replicabili su vasta scala, che le permettano di rimanere al passo con le evoluzioni più recenti della società e del mercato. In concomitanza con la diffusione di innovazioni per ridurre lo spreco di cibo, le imprese del settore si stanno adoperando per adottare un approccio sempre più circolare alla gestione del cibo, sia internamente che a livello di sistema. A questo scopo, implementano le diverse opzioni delineate dalla “Gerarchia di utilizzo delle eccedenze”, o Food Waste Hierarchy (FWH), a partire dalla prevenzione della creazione di eccedenze alimentari, al loro riutilizzo e ridistribuzione per il consumo umano, al loro riutilizzo per gli animali, fino al riciclo e recupero. L’analisi di casi aziendali e le sperimentazioni condotte dall’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano hanno messo in luce che a ciascuno dei livelli della FWH le imprese trovano spazio per applicare soluzioni alternative facendo leva su innovazioni e nuove forme di collaborazione. - Sono principalmente le innovazioni tecnologiche a incrementare l’efficienza delle azioni a più alta priorità nella gerarchia, ovvero la prevenzione, il riutilizzo e ridistribuzione delle eccedenze per il consumo umano, mentre sono soprattutto le collaborazioni verticali di filiera a rendere tali azioni scalabili. - In molti casi, passa invece attraverso le innovazioni di processo la valorizzazione delle eccedenze e degli scarti nei livelli della gerarchia a minor priorità, ovvero il consumo animale, la produzione di altri prodotti industriali e il recupero energetico. Tali innovazioni frequentemente coniugano nuove tecnologie e collaborazioni cross-settoriali, con imprese e soggetti di altre filiere e settori (startup, imprese di altre industrie, organizzazioni del Terzo Settore), in grado di integrare le competenze necessarie e lo specifico know-how tecnologico e di mercato.
2021
L' Osservatorio Eccedenze Recuperi e Sprechi Alimentari 2020. Le potenzialità del primario e del consumatore nella gestione delle eccedenze
9788833851013
Eccedenze alimentari, imprenditorialità sostenibile, pratiche di prevenzione e valorizzazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1168789
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