In saggio muove dalla necessità di riflettere in un contesto di interazione dove il progetto dovrà riconoscere come lo spazio della transizione non possa essere inteso unicamente quali luogo di un progressivo confronto tra il pieno e il vuoto ma individuarlo come ambito di ibridazione e contatto tra sistemi edificati eterogenei e differenti, tra tipologie di spazio aperto complesse; situazioni territoriali prodotte attraverso un dialogo, una relazione strutturata fra entità differenti. Il progetto di questi luoghi deve essere costruito a partire da un’osservazione e interpretazione dei mutamenti, attraverso l’attivazione di una azione conoscitiva sistemica che consenta di individuare e orientare in progress le scelte strategiche progettuali. Luoghi che contengono permanenze storiche, elementi strutturanti la forma urbana e ambientale ma che al contempo esprimono le potenzialità latenti ed eterogenee proprie di un territorio in trasformazione. L’obiettivo diviene pertanto riflettere sulle possibili soluzioni attivabili per rispondere ad un insieme di necessità verificate come significative a una scala sovrasistemica e al contempo capaci di attivare sinergie, anche di carattere socioeconomico, nel contesto locale. Questi ambiti divengono, in questa accezione, uno spazio per ri-definire la struttura delle relazioni tra gli elementi urbani, i valori naturali e lo spazio agricolo.

Riserva di biosfera UNESCO “Po grande”, un’opportunità per riflettere su salvaguardia, gestione e pianificazione del territorio

C. Peraboni
2020-01-01

Abstract

In saggio muove dalla necessità di riflettere in un contesto di interazione dove il progetto dovrà riconoscere come lo spazio della transizione non possa essere inteso unicamente quali luogo di un progressivo confronto tra il pieno e il vuoto ma individuarlo come ambito di ibridazione e contatto tra sistemi edificati eterogenei e differenti, tra tipologie di spazio aperto complesse; situazioni territoriali prodotte attraverso un dialogo, una relazione strutturata fra entità differenti. Il progetto di questi luoghi deve essere costruito a partire da un’osservazione e interpretazione dei mutamenti, attraverso l’attivazione di una azione conoscitiva sistemica che consenta di individuare e orientare in progress le scelte strategiche progettuali. Luoghi che contengono permanenze storiche, elementi strutturanti la forma urbana e ambientale ma che al contempo esprimono le potenzialità latenti ed eterogenee proprie di un territorio in trasformazione. L’obiettivo diviene pertanto riflettere sulle possibili soluzioni attivabili per rispondere ad un insieme di necessità verificate come significative a una scala sovrasistemica e al contempo capaci di attivare sinergie, anche di carattere socioeconomico, nel contesto locale. Questi ambiti divengono, in questa accezione, uno spazio per ri-definire la struttura delle relazioni tra gli elementi urbani, i valori naturali e lo spazio agricolo.
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