Nel 2015 il Comune di Milano mette a bando l’assegnazione delle ex-stalle di Villa Hanau (Via Livigno 9, Dergano), in un quartiere ricco di associazioni e iniziative culturali e socializ- zanti, ma ancora caratterizzato da una marginalità culturale della popolazione di origine straniera. L’assegnazione viene vin- ta da Nuovo Armenia in partenariato con Asnada, che propon- gono di trasformare quel luogo abbandonato in un centro “plu- rale”, con cinema, aree conviviali e pedagogiche per favorire in- contro e scambio tra molteplici culture e lingue del quartiere. Segue il progetto “Cascina9” (www.cascina9.polimi.it), cofinan- ziato dai Bandi Territoriali Cariplo 2017. Il progetto estende la rete di partner, prevede la riqualificazione architettonica e del verde curate dall’associazione Hypereden (www.hypereden.it) e mira a favorire incontro e scambio di saperi fra ricercatori e docenti, operatori culturali e professionisti, studenti del campus Bovisa del Politecnico di Milano e di Asnada (richiedenti asilo e rifugiati), abitanti del territorio. Il paper descrive le relazioni con il quartiere per la cura dello spazio, centrali per comprenderne stratificazioni e conflitti; il percorso collaborativo che ha coinvolto una pluralità di culture e attori dalle competenze complementari, che ha sperimentato sul campo un modello che parte dalla costruzione di contenuti di qualità per arrivare, attraverso i contenuti stessi, a dare forma al contenitore. Per definire tale processo, ci concentriamo sulle azioni che hanno consentito di far crescere il coinvolgimento, di conferire al luogo e ai promotori la riconoscibilità e la credibili- tà necessarie per attivare le risorse indispensabili all’avvio della riqualificazione. Il filo conduttore sono le parole e la produzione di significati quali strumenti abilitanti: il festival “Cinema di Ringhiera” restituisce senso storico all’Armenia Films di Bovisa, riflettendo sulla relazione fra lingua e luogo, dando spazio alle lingue madri e alla comprensione reciproca; l’installazione “No- di di Parole” esprime la pluralità di significati emersi dalla visio- ne collettiva dei film; laboratorio e mostra “89 Luoghi: geografie della migrazione e del radicamento” nascono dall’incontro tra gli studenti di design e quelli di Asnada.
Cascina 9. Un progetto collaborativo per lo scambio di storie, competenze e produzioni tra attori del territorio
F. Piredda;I. Mariani;M. Ciancia;M. Malavasi;E. Perondi
2020-01-01
Abstract
Nel 2015 il Comune di Milano mette a bando l’assegnazione delle ex-stalle di Villa Hanau (Via Livigno 9, Dergano), in un quartiere ricco di associazioni e iniziative culturali e socializ- zanti, ma ancora caratterizzato da una marginalità culturale della popolazione di origine straniera. L’assegnazione viene vin- ta da Nuovo Armenia in partenariato con Asnada, che propon- gono di trasformare quel luogo abbandonato in un centro “plu- rale”, con cinema, aree conviviali e pedagogiche per favorire in- contro e scambio tra molteplici culture e lingue del quartiere. Segue il progetto “Cascina9” (www.cascina9.polimi.it), cofinan- ziato dai Bandi Territoriali Cariplo 2017. Il progetto estende la rete di partner, prevede la riqualificazione architettonica e del verde curate dall’associazione Hypereden (www.hypereden.it) e mira a favorire incontro e scambio di saperi fra ricercatori e docenti, operatori culturali e professionisti, studenti del campus Bovisa del Politecnico di Milano e di Asnada (richiedenti asilo e rifugiati), abitanti del territorio. Il paper descrive le relazioni con il quartiere per la cura dello spazio, centrali per comprenderne stratificazioni e conflitti; il percorso collaborativo che ha coinvolto una pluralità di culture e attori dalle competenze complementari, che ha sperimentato sul campo un modello che parte dalla costruzione di contenuti di qualità per arrivare, attraverso i contenuti stessi, a dare forma al contenitore. Per definire tale processo, ci concentriamo sulle azioni che hanno consentito di far crescere il coinvolgimento, di conferire al luogo e ai promotori la riconoscibilità e la credibili- tà necessarie per attivare le risorse indispensabili all’avvio della riqualificazione. Il filo conduttore sono le parole e la produzione di significati quali strumenti abilitanti: il festival “Cinema di Ringhiera” restituisce senso storico all’Armenia Films di Bovisa, riflettendo sulla relazione fra lingua e luogo, dando spazio alle lingue madri e alla comprensione reciproca; l’installazione “No- di di Parole” esprime la pluralità di significati emersi dalla visio- ne collettiva dei film; laboratorio e mostra “89 Luoghi: geografie della migrazione e del radicamento” nascono dall’incontro tra gli studenti di design e quelli di Asnada.File | Dimensione | Formato | |
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