In the past, reinforced concrete structures were considered intrinsically durable. At the end of the years ’70, the increased number of damaged structures, the risks for safety and the high maintenance costs, as well as the failures of important structures made evident that the issue of the rebars corrosion should be seriously taken into consideration. The study and the rationale approach to rebars corrosion phenomena led, in the years ’90, to the issue of international standards (EN 206) and the update of the design codes (in Europe, Eurocode 2); these innovations were implemented in Italy in the “Norme tecniche per le costruzioni” (2008 and 2018). These documents improved the approach to the design, but not enough. And it is not sufficient to use models like the FIB Model Code, which require specific knowledge to understand the physico-chemical laws that form the basis of the model equations. Only by introducing the knowledge about materials behavior and their durability that complement the necessary skills in structural design it is possible to perform a step change in the evaluation and control of the durability of constructions: a deep change in the culture of design is necessary. For all these reasons it is useful to publish again, 10 years after his disappearance, an article written by prof. Pietro Pedeferri titled “Reinforced and prestressed concrete. Structural failures and rebars corrosion”, originally appeared in 2003 on the Journal “L’Edilizia” (N. 129, august 2003, pp 50-59).

In passato era opinione comune che le strutture in calcestruzzo armato fossero intrinsecamente durevoli. Dalla fine degli anni '70, di fronte all'aumentare dei casi di degrado, ai rischi per la sicurezza e agli alti costi di manutenzione, nonché a cedimenti di strutture importanti, è risultato evidente come il problema della corrosione delle armature dovesse essere preso in seria considerazione. Lo studio e la razionalizzazione dei fenomeni di corrosione delle armature hanno portato negli anni '90 alla comparsa di normative internazionali (EN 206) e all’aggiornamento dei codici di progetto, in Europa l’Eurocodice 2; queste innovazioni sono state recepite in Italia dalle “Norme tecniche per le costruzioni” (2008 e 2018). Tutto questo ha migliorato l’approccio alla progettazione, ma non basta. E nemmeno è sufficiente l'uso di modelli come il FIB Model Code, che richiedono specifiche conoscenze per comprendere le leggi chimico-fisiche che stanno alla base delle equazioni presenti nel modello. Solo affiancando le competenze relative al comportamento dei materiali e alla loro durabilità alle indispensabili competenze in ambito strutturale è possibile fare un salto di qualità nella valutazione e nel controllo della durabilità delle costruzioni: deve quindi cambiare profondamente la cultura del progetto. Per questi motivi riteniamo utile ripubblicare, a 10 anni dalla sua scomparsa, un articolo del prof. Pietro Pedeferri dal titolo: “Calcestruzzo armato e precompresso. Cedimenti strutturali e corrosione delle armature” apparso nel 2003 sulla rivista l’Edilizia (N. 129, agosto 2003, pp 50-59).

Pietro Pedeferri e la corrosione delle armature nel calcestruzzo

Fabio Bolzoni;Silvia Beretta;Andrea Brenna;Maria Vittoria Diamanti;Marco Ormellese;MariaPia Pedeferri
2018-01-01

Abstract

In the past, reinforced concrete structures were considered intrinsically durable. At the end of the years ’70, the increased number of damaged structures, the risks for safety and the high maintenance costs, as well as the failures of important structures made evident that the issue of the rebars corrosion should be seriously taken into consideration. The study and the rationale approach to rebars corrosion phenomena led, in the years ’90, to the issue of international standards (EN 206) and the update of the design codes (in Europe, Eurocode 2); these innovations were implemented in Italy in the “Norme tecniche per le costruzioni” (2008 and 2018). These documents improved the approach to the design, but not enough. And it is not sufficient to use models like the FIB Model Code, which require specific knowledge to understand the physico-chemical laws that form the basis of the model equations. Only by introducing the knowledge about materials behavior and their durability that complement the necessary skills in structural design it is possible to perform a step change in the evaluation and control of the durability of constructions: a deep change in the culture of design is necessary. For all these reasons it is useful to publish again, 10 years after his disappearance, an article written by prof. Pietro Pedeferri titled “Reinforced and prestressed concrete. Structural failures and rebars corrosion”, originally appeared in 2003 on the Journal “L’Edilizia” (N. 129, august 2003, pp 50-59).
2018
In passato era opinione comune che le strutture in calcestruzzo armato fossero intrinsecamente durevoli. Dalla fine degli anni '70, di fronte all'aumentare dei casi di degrado, ai rischi per la sicurezza e agli alti costi di manutenzione, nonché a cedimenti di strutture importanti, è risultato evidente come il problema della corrosione delle armature dovesse essere preso in seria considerazione. Lo studio e la razionalizzazione dei fenomeni di corrosione delle armature hanno portato negli anni '90 alla comparsa di normative internazionali (EN 206) e all’aggiornamento dei codici di progetto, in Europa l’Eurocodice 2; queste innovazioni sono state recepite in Italia dalle “Norme tecniche per le costruzioni” (2008 e 2018). Tutto questo ha migliorato l’approccio alla progettazione, ma non basta. E nemmeno è sufficiente l'uso di modelli come il FIB Model Code, che richiedono specifiche conoscenze per comprendere le leggi chimico-fisiche che stanno alla base delle equazioni presenti nel modello. Solo affiancando le competenze relative al comportamento dei materiali e alla loro durabilità alle indispensabili competenze in ambito strutturale è possibile fare un salto di qualità nella valutazione e nel controllo della durabilità delle costruzioni: deve quindi cambiare profondamente la cultura del progetto. Per questi motivi riteniamo utile ripubblicare, a 10 anni dalla sua scomparsa, un articolo del prof. Pietro Pedeferri dal titolo: “Calcestruzzo armato e precompresso. Cedimenti strutturali e corrosione delle armature” apparso nel 2003 sulla rivista l’Edilizia (N. 129, agosto 2003, pp 50-59).
rebars corrosion, structural failure, carbonation, chlorides, hydrogen embrittlement.
corrosione delle armature, cedimento strutturale, carbonatazione, cloruri, infragilimento da idrogeno
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