Il presente contributo vuole riflettere sulla dimensione tangibile e intangibile di narratività e territorio. Da una parte, infatti, l’approccio che attribuisce al territorio questa duplice anima è comunemente condiviso: i beni culturali sono profonda- mente legati al territorio in cui risiedono o che li ha originati; viceversa, alle risorse intangibili del territorio vengono destinate azioni specifiche di tutela e valorizzazione (UNESCO, 2003). Che ruolo hanno in tutto questo le storie? In quanto tradizioni orali espresse attraverso il linguaggio o le arti performative, sono incluse nel patrimonio intangibile, ma in che senso possiamo attribuire alle stesse un carattere tangibile? Le storie rispecchiano dunque il cambiamento culturale e sociale e nel raccontarlo lo rendono patrimonio condiviso. Esse costruiscono l’immaginario di riferimento, organizzano e disseminano un repertorio di saperi, rigenerandone continuamente i significati. Il design può utilizzare le storie e la narratività, più in generale, per supportare le diverse fasi del progetto e per innescare processi virtuosi di dialogo e di azione all’interno di comunità e sistemi di stakeholder. Il saggio presenta delle pratiche di narrazione transmediale applicate al territorio: le narrazioni generano dunque contenuti che la comunità fruisce attraverso molteplici canali, con il compito di continuare a coinvolgere il pubblico di riferimento per renderlo partecipe di un processo di ri-generazione dell’immaginario condiviso e per continuare il processo di ascolto, di produzione e raccolta di dati relativi ai comportamenti e ai bisogni emergenti.
Il territorio come mondo (narrativo). Il confine fra mondo reale e mondo finzionale come luogo del progetto
francesca piredda
2018-01-01
Abstract
Il presente contributo vuole riflettere sulla dimensione tangibile e intangibile di narratività e territorio. Da una parte, infatti, l’approccio che attribuisce al territorio questa duplice anima è comunemente condiviso: i beni culturali sono profonda- mente legati al territorio in cui risiedono o che li ha originati; viceversa, alle risorse intangibili del territorio vengono destinate azioni specifiche di tutela e valorizzazione (UNESCO, 2003). Che ruolo hanno in tutto questo le storie? In quanto tradizioni orali espresse attraverso il linguaggio o le arti performative, sono incluse nel patrimonio intangibile, ma in che senso possiamo attribuire alle stesse un carattere tangibile? Le storie rispecchiano dunque il cambiamento culturale e sociale e nel raccontarlo lo rendono patrimonio condiviso. Esse costruiscono l’immaginario di riferimento, organizzano e disseminano un repertorio di saperi, rigenerandone continuamente i significati. Il design può utilizzare le storie e la narratività, più in generale, per supportare le diverse fasi del progetto e per innescare processi virtuosi di dialogo e di azione all’interno di comunità e sistemi di stakeholder. Il saggio presenta delle pratiche di narrazione transmediale applicate al territorio: le narrazioni generano dunque contenuti che la comunità fruisce attraverso molteplici canali, con il compito di continuare a coinvolgere il pubblico di riferimento per renderlo partecipe di un processo di ri-generazione dell’immaginario condiviso e per continuare il processo di ascolto, di produzione e raccolta di dati relativi ai comportamenti e ai bisogni emergenti.File | Dimensione | Formato | |
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