I tradizionali trattamenti di bioremediation in situ, in genere, prevedono l’iniezione di nutrienti e/o accettori/donatori di elettroni per favorire la biodegradazione degli inquinanti. Nei trattamenti bioelettrochimici (BioElectrochemical Systems - BESs), si forniscono accettori/donatori di elettroni solidi (elettrodi) su cui si sviluppano biofilm elettrochimicamente attivi, in grado di catalizzare la trasformazione dei contaminanti, senza l’aggiunta di agenti chimici esterni. Il trasferimento di elettroni tra batteri ed elettrodi, e viceversa, genera un segnale elettrico che permette di monitorare in tempo reale il trattamento, offrendo un ulteriore vantaggio rispetto ai trattamenti tradizionali. Nel presente studio è stata investigata a scala di laboratorio la trattabilità in BES di acque di falda contaminate da cromo esavalente. Allo scopo, si è utilizzato un sistema bioelettrochimico a doppia camera (MEC -0,5V), in cui un biocatodo in grafite ha operato a -0.5 V (vs Ag/AgCl). Parallelamente sono stati allestiti un sistema non inoculato polarizzato (ABI -0,5 V), un sistema con circuito aperto (OC) e un sistema non inoculato con circuito aperto (AbiOC). I risultati hanno dimostrato come il Cr(VI) disciolto sia diminuito del 93% in MEC -0,5 V rispetto al 60% in ABI e OC. La comunità catodica in MEC -0,5 V si è arricchita di Moheibacter, Nitrobacter e Truepera.

Trattamento bioelettochimico di acque di falda contaminate da cromo esavalente

Gabriele Beretta;Andrea Mastorgio;Lisa Pedrali;Sabrina Saponaro;Elena Sezenna
2019-01-01

Abstract

I tradizionali trattamenti di bioremediation in situ, in genere, prevedono l’iniezione di nutrienti e/o accettori/donatori di elettroni per favorire la biodegradazione degli inquinanti. Nei trattamenti bioelettrochimici (BioElectrochemical Systems - BESs), si forniscono accettori/donatori di elettroni solidi (elettrodi) su cui si sviluppano biofilm elettrochimicamente attivi, in grado di catalizzare la trasformazione dei contaminanti, senza l’aggiunta di agenti chimici esterni. Il trasferimento di elettroni tra batteri ed elettrodi, e viceversa, genera un segnale elettrico che permette di monitorare in tempo reale il trattamento, offrendo un ulteriore vantaggio rispetto ai trattamenti tradizionali. Nel presente studio è stata investigata a scala di laboratorio la trattabilità in BES di acque di falda contaminate da cromo esavalente. Allo scopo, si è utilizzato un sistema bioelettrochimico a doppia camera (MEC -0,5V), in cui un biocatodo in grafite ha operato a -0.5 V (vs Ag/AgCl). Parallelamente sono stati allestiti un sistema non inoculato polarizzato (ABI -0,5 V), un sistema con circuito aperto (OC) e un sistema non inoculato con circuito aperto (AbiOC). I risultati hanno dimostrato come il Cr(VI) disciolto sia diminuito del 93% in MEC -0,5 V rispetto al 60% in ABI e OC. La comunità catodica in MEC -0,5 V si è arricchita di Moheibacter, Nitrobacter e Truepera.
2019
Siti contaminati: esperienze negli interventi di risanamento
88-7850-022-4
Sistemi bioelettrochimici, cromo esavalente, acque sotterranee
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