Il contributo rielabora l'intervento presentato in occasione del Seminario di Studi "Il piacere del testo", curato da Alessandro Rocca e Francesca Zanotto. "Retoriche inconciliabili" è una riflessione sul significato dell'azione di scrivere, nella cultura architettonica. Partendo dagli spunti offerti da autori come André Corboz, Ignasi de Solà-Morales, Umberto Eco, Cesare Brandi, Renato De Fusco, che hanno affrontato la relazione tra l'architettura e gli strumenti della linguistica, il saggio esordisce distinguendo le azioni di scrittura architettonica, primarie e dirette, da quelle secondarie e indirette. Con le prime si scrive l'architettura, alimentando il catalogo universale delle opere e dei progetti, con le seconde si scrive di architettura, alimentando il corpus della letteratura architettonica. Quest'ultima è costituita da generi e il contributo riflette su tre di questi: la relazione di progetto, il saggio critico, la rassegna monografica, interpretati come testi trascritti, riscritti e inscritti, rispetto a quelli originali cui sono riferiti. Infine il saggio riconosce nella forma editoriale della rivista, il tipo di pubblicazione nel quale questi generi sono frequentemente rappresentati, evidenziando tuttavia come le retoriche adottate dalle redazioni abbiano prodotto un logoramento delle forme comunicative, che nuoce allo sviluppo del dibattito culturale e al quale si dovrà cercare di porre rimedio.
Retoriche inconciliabili
A. Gritti
2018-01-01
Abstract
Il contributo rielabora l'intervento presentato in occasione del Seminario di Studi "Il piacere del testo", curato da Alessandro Rocca e Francesca Zanotto. "Retoriche inconciliabili" è una riflessione sul significato dell'azione di scrivere, nella cultura architettonica. Partendo dagli spunti offerti da autori come André Corboz, Ignasi de Solà-Morales, Umberto Eco, Cesare Brandi, Renato De Fusco, che hanno affrontato la relazione tra l'architettura e gli strumenti della linguistica, il saggio esordisce distinguendo le azioni di scrittura architettonica, primarie e dirette, da quelle secondarie e indirette. Con le prime si scrive l'architettura, alimentando il catalogo universale delle opere e dei progetti, con le seconde si scrive di architettura, alimentando il corpus della letteratura architettonica. Quest'ultima è costituita da generi e il contributo riflette su tre di questi: la relazione di progetto, il saggio critico, la rassegna monografica, interpretati come testi trascritti, riscritti e inscritti, rispetto a quelli originali cui sono riferiti. Infine il saggio riconosce nella forma editoriale della rivista, il tipo di pubblicazione nel quale questi generi sono frequentemente rappresentati, evidenziando tuttavia come le retoriche adottate dalle redazioni abbiano prodotto un logoramento delle forme comunicative, che nuoce allo sviluppo del dibattito culturale e al quale si dovrà cercare di porre rimedio.File | Dimensione | Formato | |
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