Il VII Forum della società Scientifica ProArch, costituita dai docenti dei SSD ICAR 14, 15 e 16 era dedicato alle pratiche di insegnamento dell'architettura e in particolare alle molteplici forme e strutture assunte nelle università italiane dai laboratori di progettazione. Assumendo il laboratorio come cardine del processo di educazione al progetto il Forum metteva a confronto testimonianze e contributi dell’esperienza didattica per mappare la situazione italiana e osservare quella europea, allo scopo di cogliere differenze e analogie. In particolare l’attenzione del Forum non era concentrata sui risultati didattici, ma sulle metodologie, sulle pratiche e sulle procedure che, nel loro insieme, costituiscono la “forma della didattica”, considerando sia quelle codificate nei piani di studi e nelle declaratorie, sia quelle frutto di percorsi autonomi della docenza.Il Forum pertanto perseguiva due obiettivi complementari: il primo, finalizzato a condividere le conoscenze necessarie a potenziare nei laboratori di progettazione la comune esperienza di insegnare l’architettura (alle scale dell’edificio, della città, del paesaggio e degli interni); il secondo, inteso a formalizzare ipotesi sul futuro della didattica in grado di mettere a fuoco le metodologie e le pratiche di insegnamento più efficaci. Il contributo dell'autore, tra i proponenti del Forum e membro del Consiglio Direttivo della Società Scientifica, costituisce una introduzione alle posizioni espresse dai relatori invitati e si configura come una sintetica istruttoria del temi trattati. Evocando le analisi sociologiche di Pierre Bourdieu sulla comunità accademica, il contributo indica l'opportunità di analizzare le posizioni espresse nel Forum alla stregua di risposte a un implicito sondaggio sulle pratiche di insegnamento dell'architettura.
L'oggetto di studio
A. Gritti
2018-01-01
Abstract
Il VII Forum della società Scientifica ProArch, costituita dai docenti dei SSD ICAR 14, 15 e 16 era dedicato alle pratiche di insegnamento dell'architettura e in particolare alle molteplici forme e strutture assunte nelle università italiane dai laboratori di progettazione. Assumendo il laboratorio come cardine del processo di educazione al progetto il Forum metteva a confronto testimonianze e contributi dell’esperienza didattica per mappare la situazione italiana e osservare quella europea, allo scopo di cogliere differenze e analogie. In particolare l’attenzione del Forum non era concentrata sui risultati didattici, ma sulle metodologie, sulle pratiche e sulle procedure che, nel loro insieme, costituiscono la “forma della didattica”, considerando sia quelle codificate nei piani di studi e nelle declaratorie, sia quelle frutto di percorsi autonomi della docenza.Il Forum pertanto perseguiva due obiettivi complementari: il primo, finalizzato a condividere le conoscenze necessarie a potenziare nei laboratori di progettazione la comune esperienza di insegnare l’architettura (alle scale dell’edificio, della città, del paesaggio e degli interni); il secondo, inteso a formalizzare ipotesi sul futuro della didattica in grado di mettere a fuoco le metodologie e le pratiche di insegnamento più efficaci. Il contributo dell'autore, tra i proponenti del Forum e membro del Consiglio Direttivo della Società Scientifica, costituisce una introduzione alle posizioni espresse dai relatori invitati e si configura come una sintetica istruttoria del temi trattati. Evocando le analisi sociologiche di Pierre Bourdieu sulla comunità accademica, il contributo indica l'opportunità di analizzare le posizioni espresse nel Forum alla stregua di risposte a un implicito sondaggio sulle pratiche di insegnamento dell'architettura.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Abstract introduttivo, testo Focus e Call VII Forum
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