Il presente contributo illustra l’analisi delle strutture di copertura degli edifici degli anni ’20 del Politecnico di Milano. Da un'indagine dettagliata, è emerso come circa il 20% dei sottotetti sia costituito da capriate in calcestruzzo armato, che hanno la funzione di sostenere non solo la copertura, ma anche le volte a padiglione sottostanti. Gli edifici analizzati mettono in luce capriate che si differenziano tra loro per dimensione e forma in base all’impresa a cui fu commissionata la costruzione. Un primo obiettivo dell’analisi condotta è stato quello di caratterizzare i materiali e il loro stato di conservazione, abbinando tecniche distruttive (carotaggi) e non distruttive (prove ultrasoniche, sclerometriche, di carbonatazione e di durezza dinamica). I risultati delle prove sono stati utilizzati per effettuare una valutazione sugli elementi strutturali delle capriate, al fine di quantificare il loro livello di sicurezza in base alle normative vigenti. L'analisi ha permesso di individuare due casi critici, per i quali è stato proposto un intervento di consolidamento. Oltre alle particolarità del caso di studio, con questa campagna diagnostica è stato possibile stabilire procedure di riferimento per un piano di manutenzione finalizzato alla conservazione di uno dei primi esempi di capriate in calcestruzzo armato per edifici pubblici.

CAPRIATE IN CALCESTRUZZO ARMATO – UN CANTIERE SPERIMENTALE. Analisi e valutazione della sicurezza mediante rilievo e tecniche non distruttive

Paola Condoleo;Roberto Felicetti
2018-01-01

Abstract

Il presente contributo illustra l’analisi delle strutture di copertura degli edifici degli anni ’20 del Politecnico di Milano. Da un'indagine dettagliata, è emerso come circa il 20% dei sottotetti sia costituito da capriate in calcestruzzo armato, che hanno la funzione di sostenere non solo la copertura, ma anche le volte a padiglione sottostanti. Gli edifici analizzati mettono in luce capriate che si differenziano tra loro per dimensione e forma in base all’impresa a cui fu commissionata la costruzione. Un primo obiettivo dell’analisi condotta è stato quello di caratterizzare i materiali e il loro stato di conservazione, abbinando tecniche distruttive (carotaggi) e non distruttive (prove ultrasoniche, sclerometriche, di carbonatazione e di durezza dinamica). I risultati delle prove sono stati utilizzati per effettuare una valutazione sugli elementi strutturali delle capriate, al fine di quantificare il loro livello di sicurezza in base alle normative vigenti. L'analisi ha permesso di individuare due casi critici, per i quali è stato proposto un intervento di consolidamento. Oltre alle particolarità del caso di studio, con questa campagna diagnostica è stato possibile stabilire procedure di riferimento per un piano di manutenzione finalizzato alla conservazione di uno dei primi esempi di capriate in calcestruzzo armato per edifici pubblici.
2018
Capriate in calcestruzzo, dissesti, tecniche non distruttive, beni culturali, conservazione
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