Ambito quasi rimosso di una memoria ormai onirica, la struttura delle prigioni esprime l’arresto della storia, con tutte il suo sublime e terrificante fascino, per chi abbia voglia, o la necessità, di immergervisi. Il tema riguarda evidentemente il “che fare” di questa ingombrante rimozione. Viceversa, il tema che qui si tratta riguarda non ambiti abbandonati dall’uso ma ancora in funzione. Ambiti detentivi che sono osservati attraverso la lente di un pensiero di progresso umano che non rinuncia ad attraversare invalicabili muri, sbarre e “gravissime colpe” e non rinuncia ad assegnare una responsabilità all’arte dello spazio.
L'architettura del carcere: da spazio di detenzione a luogo di relazione
A. Di Franco
2018-01-01
Abstract
Ambito quasi rimosso di una memoria ormai onirica, la struttura delle prigioni esprime l’arresto della storia, con tutte il suo sublime e terrificante fascino, per chi abbia voglia, o la necessità, di immergervisi. Il tema riguarda evidentemente il “che fare” di questa ingombrante rimozione. Viceversa, il tema che qui si tratta riguarda non ambiti abbandonati dall’uso ma ancora in funzione. Ambiti detentivi che sono osservati attraverso la lente di un pensiero di progresso umano che non rinuncia ad attraversare invalicabili muri, sbarre e “gravissime colpe” e non rinuncia ad assegnare una responsabilità all’arte dello spazio.File | Dimensione | Formato | |
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