"Ricostruzione come metodo. Cosa insegna la storia degli eventi sismici recenti in Italia" è il titolo della 3a sessione speciale nella X giornata INU, dedicata alla "Crisi e alla rinascita delle città". I 6 interventi presentati nella sessione hanno discusso gli aspetti del problema presentati in questa introduzione. Gli eventi sismici degli ultimi 50 anni hanno messo ancora una volta in evidenza come il territorio italiano sia costituito da sistemi insediativi intrinsecamente fragili ed eccezionalmente diversi. Reti urbane e nuclei rurali, centri storici e periferie, infrastrutture di trasporto e attrezzature di servizio sono stati duramente colpiti dai terremoti del Belice, del Friuli, dell’Irpinia, de L’Aquila, dell’Emilia. Mentre la ricorrenza delle catastrofi ha permesso di perfezionare gli interventi dedicati all’emergenza, la ricostruzione e la prevenzione sono state oggetto di programmi contraddittori, ultimo, in ordine di tempo, quello relativo alla sequenza sismica che ha sconvolto l’Appennino centrale, tra l’estate 2016 e l’inverno 2017. Nonostante insuccessi e recriminazioni, l’ampia mobilitazione di energie intellettuali e operative, che a vari livelli (istituzionali, civili, professionali, accademici) è stata innescata dai terremoti, rappresenta il vero e proprio motore del processo di ricostruzione e la condizione essenziale per ogni attività di prevenzione. Articolando contributi di progettisti e pianificatori a vario titolo coinvolti in studi e ricerche sul tema, la sessione speciale si propone di sviluppare una riflessione sul metodo che dovrebbe essere adottato per garantire che le risposte post-sisma siano sempre più efficaci. Alla sessione speciale hanno partecipato 12 relatori riuniti su 6 diversi interventi programmati: (1) di Stefano Boeri e Maria Chiara Pastore (Politecnico di Milano), (2) di Emilia Corradi (Politecnico di Milano) e Valter Fabietti (Università degli Studi di Chieti e Pescara), (3) di Marco D’Annuntiis (Università di Camerino) e Matteo Di Venosa (Università degli Studi di Chieti e Pescara), (4) di Andrea Gritti e Mario Morrica (Politecnico di Milano), (5) di Scira Menoni (Politecnico di Milano), di Margaritha Greene, Renato D'Alençon Castrillón, Roberto Moris e altri (Pontificia Universidad Católica de Chile).

La ricostruzione come metodo. Cosa insegna la storia recente degli eventi sismici in Italia. Introduzione

A. Gritti;S. Menoni
2017-01-01

Abstract

"Ricostruzione come metodo. Cosa insegna la storia degli eventi sismici recenti in Italia" è il titolo della 3a sessione speciale nella X giornata INU, dedicata alla "Crisi e alla rinascita delle città". I 6 interventi presentati nella sessione hanno discusso gli aspetti del problema presentati in questa introduzione. Gli eventi sismici degli ultimi 50 anni hanno messo ancora una volta in evidenza come il territorio italiano sia costituito da sistemi insediativi intrinsecamente fragili ed eccezionalmente diversi. Reti urbane e nuclei rurali, centri storici e periferie, infrastrutture di trasporto e attrezzature di servizio sono stati duramente colpiti dai terremoti del Belice, del Friuli, dell’Irpinia, de L’Aquila, dell’Emilia. Mentre la ricorrenza delle catastrofi ha permesso di perfezionare gli interventi dedicati all’emergenza, la ricostruzione e la prevenzione sono state oggetto di programmi contraddittori, ultimo, in ordine di tempo, quello relativo alla sequenza sismica che ha sconvolto l’Appennino centrale, tra l’estate 2016 e l’inverno 2017. Nonostante insuccessi e recriminazioni, l’ampia mobilitazione di energie intellettuali e operative, che a vari livelli (istituzionali, civili, professionali, accademici) è stata innescata dai terremoti, rappresenta il vero e proprio motore del processo di ricostruzione e la condizione essenziale per ogni attività di prevenzione. Articolando contributi di progettisti e pianificatori a vario titolo coinvolti in studi e ricerche sul tema, la sessione speciale si propone di sviluppare una riflessione sul metodo che dovrebbe essere adottato per garantire che le risposte post-sisma siano sempre più efficaci. Alla sessione speciale hanno partecipato 12 relatori riuniti su 6 diversi interventi programmati: (1) di Stefano Boeri e Maria Chiara Pastore (Politecnico di Milano), (2) di Emilia Corradi (Politecnico di Milano) e Valter Fabietti (Università degli Studi di Chieti e Pescara), (3) di Marco D’Annuntiis (Università di Camerino) e Matteo Di Venosa (Università degli Studi di Chieti e Pescara), (4) di Andrea Gritti e Mario Morrica (Politecnico di Milano), (5) di Scira Menoni (Politecnico di Milano), di Margaritha Greene, Renato D'Alençon Castrillón, Roberto Moris e altri (Pontificia Universidad Católica de Chile).
2017
terremoto, ricostruzione, emergenza, prevenzione, piano, progetto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1051233
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