Introduzione - Gli studi inerenti i materiali di finitura e arredi, e i prodotti di pulizia hanno dato origine ad una crescente attenzione nei confronti dell’inquinamento dell’aria nelle strutture ospedaliere. A oggi, a livello legislativo sono stati individuati linee guida, protocolli e valori limite-VLEP (DLgs 81/08 smi), solo per il rischio professionale in cui sono utilizzate sostanze chimiche e per alcune specifiche aree dell’ospedale considerate ad alto rischio. Solo recentemente sono state messe in atto tutta una serie di attività di caratterizzazione del IAQ per comprendere il ruolo degli inquinanti chimici legate alle attività umane, alle sorgenti interne e alle diverse misure di risparmio energetico e per valutare le esposizioni indoor dei pazienti e del personale sanitario. Materiali e Metodi – Un Gruppo di Ricerca (PoliMI e ISS) ha attivato campagne di monitoraggio della qualità dell’aria indoor nelle camere di degenza di alcuni ospedali, con l’utilizzo di campionatori passivi per alcuni selezionati COV considerati di principale interesse dall’OMS, una settimana al mese per un anno, rilevando contemporaneamente i principali parametri microclimatici e mappando le attività quotidiane all’interno della camera. Le modalità operative fanno riferimento alle norme ISO 16000 sulla qualità dell’aria indoor e al rapporto ISTISAN 13/4 “Strategie di monitoraggio dei COV in ambiente indoor”. Risultati – I risultati rilevati confermano l’importanza della tematica negli spazi di cura in cui persistono utenti vulnerabili. Ad oggi i dati, per circa il 70% dei rilievi effettuati, rispettano i valori soglia emessi da OMS, sebbene l’intento sia quello di avere valori sempre più inferiori. L’analisi dei diversi materiali di finitura, arredo e delle modalità di ventilazione delle diverse camere di degenza, nonché dei prodotti di pulizia e disinfettanti, ha inoltre permesso di evidenziare alcuni importanti aspetti legati alle scelte progettuali, gestionali e manutentive delle strutture. Conclusione – Le prime campagne di indagine hanno permesso di implementare il protocollo di rilievo. Lo studio è in fase di applicazione su diversi ospedali per poter avere un quadro di riferimento a livello nazionale ampio e supportare i decisori nella definizione di riferimenti normativi per gli spazi di cura.
L’INDOOR AIR QUALITY NELLE DEGENZE OSPEDALIERE campagne di monitoraggio di composti organici volatili (COV)
Marco Gola;Stefano Capolongo
2017-01-01
Abstract
Introduzione - Gli studi inerenti i materiali di finitura e arredi, e i prodotti di pulizia hanno dato origine ad una crescente attenzione nei confronti dell’inquinamento dell’aria nelle strutture ospedaliere. A oggi, a livello legislativo sono stati individuati linee guida, protocolli e valori limite-VLEP (DLgs 81/08 smi), solo per il rischio professionale in cui sono utilizzate sostanze chimiche e per alcune specifiche aree dell’ospedale considerate ad alto rischio. Solo recentemente sono state messe in atto tutta una serie di attività di caratterizzazione del IAQ per comprendere il ruolo degli inquinanti chimici legate alle attività umane, alle sorgenti interne e alle diverse misure di risparmio energetico e per valutare le esposizioni indoor dei pazienti e del personale sanitario. Materiali e Metodi – Un Gruppo di Ricerca (PoliMI e ISS) ha attivato campagne di monitoraggio della qualità dell’aria indoor nelle camere di degenza di alcuni ospedali, con l’utilizzo di campionatori passivi per alcuni selezionati COV considerati di principale interesse dall’OMS, una settimana al mese per un anno, rilevando contemporaneamente i principali parametri microclimatici e mappando le attività quotidiane all’interno della camera. Le modalità operative fanno riferimento alle norme ISO 16000 sulla qualità dell’aria indoor e al rapporto ISTISAN 13/4 “Strategie di monitoraggio dei COV in ambiente indoor”. Risultati – I risultati rilevati confermano l’importanza della tematica negli spazi di cura in cui persistono utenti vulnerabili. Ad oggi i dati, per circa il 70% dei rilievi effettuati, rispettano i valori soglia emessi da OMS, sebbene l’intento sia quello di avere valori sempre più inferiori. L’analisi dei diversi materiali di finitura, arredo e delle modalità di ventilazione delle diverse camere di degenza, nonché dei prodotti di pulizia e disinfettanti, ha inoltre permesso di evidenziare alcuni importanti aspetti legati alle scelte progettuali, gestionali e manutentive delle strutture. Conclusione – Le prime campagne di indagine hanno permesso di implementare il protocollo di rilievo. Lo studio è in fase di applicazione su diversi ospedali per poter avere un quadro di riferimento a livello nazionale ampio e supportare i decisori nella definizione di riferimenti normativi per gli spazi di cura.File | Dimensione | Formato | |
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