Il testo prova a istruire un parallelo tra le scuole di architettura di Milano, Roma e Torino a partire dal rapporto tra ingegneria e architettura. Per Milano il punto di partenza è Camillo Boito: il suo rovello intorno alla questione dello stile è parso decisivo per descrivere la direzione che egli ha saputo imprimere alla scuola. Se infatti lungo questa linea vanno ricondotti anche i successivi apporti di Rogers, della leva Persico, di Rossi e Canella, solo in anni più recenti si è cercato di rifondare su matrici Baumeister l’insegnamento dell’architettura. La scuola di Roma ha invece la sua origine nel rapporto che storicamente insiste tra architettura, costruzione e ambiente, a quello mirava l’architetto integrale voluto dal Giovannoni. Infine Torino. Si sostiene come il punto di fuga della sua cultura positivista sia profondamente sperimentale, intendendo dire che raggiunge la sua dimensione più vera solo oltre la manualistica, in una zona più prossima al bricoleur: di ciò è espressione la figura di Carlo Mollino.

Architetti integrali, Baumeister e bricoleurs nelle scuole di architettura di Roma, Milano, Torino

MANGANARO, ELVIO
2015-01-01

Abstract

Il testo prova a istruire un parallelo tra le scuole di architettura di Milano, Roma e Torino a partire dal rapporto tra ingegneria e architettura. Per Milano il punto di partenza è Camillo Boito: il suo rovello intorno alla questione dello stile è parso decisivo per descrivere la direzione che egli ha saputo imprimere alla scuola. Se infatti lungo questa linea vanno ricondotti anche i successivi apporti di Rogers, della leva Persico, di Rossi e Canella, solo in anni più recenti si è cercato di rifondare su matrici Baumeister l’insegnamento dell’architettura. La scuola di Roma ha invece la sua origine nel rapporto che storicamente insiste tra architettura, costruzione e ambiente, a quello mirava l’architetto integrale voluto dal Giovannoni. Infine Torino. Si sostiene come il punto di fuga della sua cultura positivista sia profondamente sperimentale, intendendo dire che raggiunge la sua dimensione più vera solo oltre la manualistica, in una zona più prossima al bricoleur: di ciò è espressione la figura di Carlo Mollino.
2015
Architettura italiana del Novecento
Scuole di architettura
Didattica del progetto
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