L’obiettivo della ricerca è la creazione di un metodo speditivo di analisi e di valutazione delle vulnerabilità degli edifici complessi costituenti i piccoli centri storici, al fine di preservarne l’integrità e prevenirne i danni in caso di calamità naturali in particolare in occasione di un sisma. Si è implementato un metodo di analisi speditivo e preventivo che, prendendo in considerazione alcuni specifici parametri, riconoscibili esclusivamente dall’esterno, possa permettere l’individuazione di un elenco di aggregati edilizi con vulnerabilità maggiore, e quindi con una bassa “omogeneità collettiva”, da richiedere con priorità gli opportuni approfondimenti e verifiche dettagliate in tempi non di emergenza. Naturalmente i dati necessari sono molteplici, ma la loro dettagliata catalogazione per tutti gli edifici di un centro storico richiede tempo e risorse. Un metodo speditivo darebbe l’opportunità ai comuni di avere subito una situazione sotto controllo, di contattare i proprietari degli edifici più a rischio, consentendo rilievi dettagliati anche delle strutture interne, dei danni e degli interventi eventualmente eseguiti nel passato, di eseguire monitoraggi mirati e consentirebbe infine di organizzare opportune strategie di interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico degli aggregati edilizi e di conseguenza dell’intero centro storico. Tale analisi è stata verificata positivamente su alcuni centri storici della Baronia di Carapelle colpiti dal sisma Aquilano nel 2009 e oggetto di piani di ricostruzione realizzati in collaborazione con l’università di Padova, confrontando i rilievi svolti a sisma avvenuto.

Utilità di un approccio speditivo per la valutazione delle criticità degli edifici in aggregato appartenenti ai centri storici in zona sismica

CARDANI, GIULIANA;GIAIMI, PAOLA;BINDA, LUIGIA
2015-01-01

Abstract

L’obiettivo della ricerca è la creazione di un metodo speditivo di analisi e di valutazione delle vulnerabilità degli edifici complessi costituenti i piccoli centri storici, al fine di preservarne l’integrità e prevenirne i danni in caso di calamità naturali in particolare in occasione di un sisma. Si è implementato un metodo di analisi speditivo e preventivo che, prendendo in considerazione alcuni specifici parametri, riconoscibili esclusivamente dall’esterno, possa permettere l’individuazione di un elenco di aggregati edilizi con vulnerabilità maggiore, e quindi con una bassa “omogeneità collettiva”, da richiedere con priorità gli opportuni approfondimenti e verifiche dettagliate in tempi non di emergenza. Naturalmente i dati necessari sono molteplici, ma la loro dettagliata catalogazione per tutti gli edifici di un centro storico richiede tempo e risorse. Un metodo speditivo darebbe l’opportunità ai comuni di avere subito una situazione sotto controllo, di contattare i proprietari degli edifici più a rischio, consentendo rilievi dettagliati anche delle strutture interne, dei danni e degli interventi eventualmente eseguiti nel passato, di eseguire monitoraggi mirati e consentirebbe infine di organizzare opportune strategie di interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico degli aggregati edilizi e di conseguenza dell’intero centro storico. Tale analisi è stata verificata positivamente su alcuni centri storici della Baronia di Carapelle colpiti dal sisma Aquilano nel 2009 e oggetto di piani di ricostruzione realizzati in collaborazione con l’università di Padova, confrontando i rilievi svolti a sisma avvenuto.
2015
XVI convegno Anidis - L'Aquila 13-17 settembre 2015
978-88-940985-6-3
centri storici, vulnerabilità sismica, aggregati edilizi, omogeneità collettiva
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Descrizione: Contributo al convegno presentato il mercoledì 16 settembre.
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