La nostra quotidianità si svolge nel tempo e nello spazio, dimensioni di cui tutti facciamo esperienza in modi e con consapevolezza diversi. Da un punto di vista antropologico abitare, così come respirare, interagire con le persone, produrre cultura, è una delle forme in cui si sviluppa il nostro modo di essere nel mondo. Oggi le metropoli sono il luogo in cui “accadono le cose”, dove acquista significato la compresenza e si concentrano i concetti di molteplicità, di coesistenza di realtà incompatibili e diversità; come le vite, sono affollate di persone, di fatti, di cose e diventano luogo del tutto (Ettore, 2015 Riflettere sull’ambiente costruito, in relazione alla complessità dell’essere umano e alla sua continua evoluzione, sembra comportare la necessità di ridefinire un equilibrio tra uso del territorio e benessere psico-fisico abbandonando una cieca fiducia nello sviluppo illimitato e rifiutando il sistematico consumo di suolo, di energia, di patrimonio edificato e naturale. Scopo di questa nota è porre l’accento sul diritto alla bellezza e alla memoria come dimensioni necessarie al benessere individuale e collettivo, e approfondire il ruolo complementare che l’approccio bioenergetico e l’Interior Design possono svolgere all’interno di una concezione unificante, priva di barriere, fra scienza e arte.
Abitare la bellezza
ANZANI, ANNA;CARAMEL, CLAUDIA
2015-01-01
Abstract
La nostra quotidianità si svolge nel tempo e nello spazio, dimensioni di cui tutti facciamo esperienza in modi e con consapevolezza diversi. Da un punto di vista antropologico abitare, così come respirare, interagire con le persone, produrre cultura, è una delle forme in cui si sviluppa il nostro modo di essere nel mondo. Oggi le metropoli sono il luogo in cui “accadono le cose”, dove acquista significato la compresenza e si concentrano i concetti di molteplicità, di coesistenza di realtà incompatibili e diversità; come le vite, sono affollate di persone, di fatti, di cose e diventano luogo del tutto (Ettore, 2015 Riflettere sull’ambiente costruito, in relazione alla complessità dell’essere umano e alla sua continua evoluzione, sembra comportare la necessità di ridefinire un equilibrio tra uso del territorio e benessere psico-fisico abbandonando una cieca fiducia nello sviluppo illimitato e rifiutando il sistematico consumo di suolo, di energia, di patrimonio edificato e naturale. Scopo di questa nota è porre l’accento sul diritto alla bellezza e alla memoria come dimensioni necessarie al benessere individuale e collettivo, e approfondire il ruolo complementare che l’approccio bioenergetico e l’Interior Design possono svolgere all’interno di una concezione unificante, priva di barriere, fra scienza e arte.File | Dimensione | Formato | |
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