Le parti trasparenti dell’involucro edilizio permettono di modulare il flusso energetico e luminoso. Il grado di controllo dipende dall’adattabilità del sistema vetrazione unitamente alla protezione solare. L’approccio al progetto del sistema è generalmente di tipo integrato: la scelta delle proprietà ottico-radiative e termiche della parte trasparente (vetrazione + telaio + schermatura) viene governata simultaneamente e dipende nella maggior parte dei casi dalla rispondenza a vincoli legislativi e normativi (D.Lgs. 311-2006, UNI TS 11300). La caratterizzazione della prestazione dei sistemi di controllo solare tradizionali è ampiamente trattato in letteratura. Sui sistemi come le lamelle, le veneziane, le tende, molto è stato scritto in merito al contributo nella riduzione del fabbisogno energetico di organismi edilizi [1][2][3][4][5][6]. Quello che però accade è che la prestazione viene definita a progetto avanzato e per la configurazione data. Tale approccio può essere applicato nel caso in cui il controllo dei flussi energetici e luminosi viene demandato unicamente alla vetrazione; in questo caso l’ottimizzazione della prestazione energetica richiede, in fase di modellazione, la sostituzione di alcune specifiche di prestazione (Uw, g, τV). Nel caso, invece, in cui la vetrazione risulti accoppiata a un sistema di controllo solare, le variabili in gioco e la complessità nella fase di valutazione della prestazione cambiano. La scelta di un sistema di controllo solare non può prescindere dalla conoscenza del suo profilo prestazionale effettivo al variare dell’orientamento e della latitudine e di alcuni parametri fisici e geometrici nelle fasi preliminari.
Le prestazioni dei sistemi schermanti
MAININI, ANDREA GIOVANNI
2015-01-01
Abstract
Le parti trasparenti dell’involucro edilizio permettono di modulare il flusso energetico e luminoso. Il grado di controllo dipende dall’adattabilità del sistema vetrazione unitamente alla protezione solare. L’approccio al progetto del sistema è generalmente di tipo integrato: la scelta delle proprietà ottico-radiative e termiche della parte trasparente (vetrazione + telaio + schermatura) viene governata simultaneamente e dipende nella maggior parte dei casi dalla rispondenza a vincoli legislativi e normativi (D.Lgs. 311-2006, UNI TS 11300). La caratterizzazione della prestazione dei sistemi di controllo solare tradizionali è ampiamente trattato in letteratura. Sui sistemi come le lamelle, le veneziane, le tende, molto è stato scritto in merito al contributo nella riduzione del fabbisogno energetico di organismi edilizi [1][2][3][4][5][6]. Quello che però accade è che la prestazione viene definita a progetto avanzato e per la configurazione data. Tale approccio può essere applicato nel caso in cui il controllo dei flussi energetici e luminosi viene demandato unicamente alla vetrazione; in questo caso l’ottimizzazione della prestazione energetica richiede, in fase di modellazione, la sostituzione di alcune specifiche di prestazione (Uw, g, τV). Nel caso, invece, in cui la vetrazione risulti accoppiata a un sistema di controllo solare, le variabili in gioco e la complessità nella fase di valutazione della prestazione cambiano. La scelta di un sistema di controllo solare non può prescindere dalla conoscenza del suo profilo prestazionale effettivo al variare dell’orientamento e della latitudine e di alcuni parametri fisici e geometrici nelle fasi preliminari.File | Dimensione | Formato | |
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