Le riflessioni sulle evidenze sperimentali di danni imputabili alle condizioni geologiche, geomorfologiche e geotecniche di sito hanno portato a mettere a punto delle metodologie per la valutazione degli effetti sismici locali (amplificazioni, instabilità e liquefazioni) a scala urbanistica e a definire il tipo di indagini e di analisi indispensabili per raggiungere risultati utili per la pianificazione territoriale e per la progettazione delle costruzioni nelle zone sismiche. Le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) [1] propongono procedure che sembrano risultare troppo semplificate rispetto alla complessità del fenomeno. In particolare per quanto riguarda gli effetti di amplificazione il parametro considerato (VS30) e la suddivisione dei litotipi in quattro classi di appartenenza non permette di distinguere tutti gli scenari geologici possibili presenti nel territorio nazionale. Gli Indirizzi e Criteri ed per la Microzonazione Sismica (ICMS) [2] forniscono una metodologia, considerando diversi livelli di approfondimento, più appropriata per la valutazione di tali effetti. A seguito della emanazione di tali Criteri, diverse regioni (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna) hanno prodotto procedure regionalizzate, da condurre a scala comunale nell’ambito degli studi geologici a supporto dei Piani di Governo del Territorio, verranno quindi illustrate tali procedure con esempi di applicazioni.
La microzonazione sismica:procedure e esempi applicativi
PERGALANI, FLORIANA
2015-01-01
Abstract
Le riflessioni sulle evidenze sperimentali di danni imputabili alle condizioni geologiche, geomorfologiche e geotecniche di sito hanno portato a mettere a punto delle metodologie per la valutazione degli effetti sismici locali (amplificazioni, instabilità e liquefazioni) a scala urbanistica e a definire il tipo di indagini e di analisi indispensabili per raggiungere risultati utili per la pianificazione territoriale e per la progettazione delle costruzioni nelle zone sismiche. Le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) [1] propongono procedure che sembrano risultare troppo semplificate rispetto alla complessità del fenomeno. In particolare per quanto riguarda gli effetti di amplificazione il parametro considerato (VS30) e la suddivisione dei litotipi in quattro classi di appartenenza non permette di distinguere tutti gli scenari geologici possibili presenti nel territorio nazionale. Gli Indirizzi e Criteri ed per la Microzonazione Sismica (ICMS) [2] forniscono una metodologia, considerando diversi livelli di approfondimento, più appropriata per la valutazione di tali effetti. A seguito della emanazione di tali Criteri, diverse regioni (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna) hanno prodotto procedure regionalizzate, da condurre a scala comunale nell’ambito degli studi geologici a supporto dei Piani di Governo del Territorio, verranno quindi illustrate tali procedure con esempi di applicazioni.File | Dimensione | Formato | |
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