È agli esiti del concorso per il Parco della Villette (1983) che dobbiamo una profonda revisione dei modelli e delle prassi dell’arte dei giardini e dell’architettura del paesaggio: dopo la prima selezione, sia il progetto di Bernard Tschumi, vincitore finale, sia quello dell’Office Metropolitan Architecture di Rem Koolhaas si rivelano indifferenti a definire un progetto propriamente vegetale e un parco concepito come una enclave naturale nel tessuto edilizio ma, come implicitamente suggeriva il programma del concorso, la rappresentazione di un universo urbano e sociale, caratterizzato da processi, programmi e flussi. Le due proposte, con maniere indubbiamente distanti fra loro, sono state decisive nel rivoluzionare sia l’idea di spazio pubblico, sia quella di parco urbano, modificandone gli spazi, gli usi, il pubblico, il rapporto con la città e nell’aver anticipato, suscitando un acceso dibattito, l’irrompere della componente paesaggistica nella discussione sulla città contemporanea, tesa al superamento della separazione tra paesaggio e urbanistica.

Parc de la Villette. Layers

REPISHTI, FRANCESCO
2015-01-01

Abstract

È agli esiti del concorso per il Parco della Villette (1983) che dobbiamo una profonda revisione dei modelli e delle prassi dell’arte dei giardini e dell’architettura del paesaggio: dopo la prima selezione, sia il progetto di Bernard Tschumi, vincitore finale, sia quello dell’Office Metropolitan Architecture di Rem Koolhaas si rivelano indifferenti a definire un progetto propriamente vegetale e un parco concepito come una enclave naturale nel tessuto edilizio ma, come implicitamente suggeriva il programma del concorso, la rappresentazione di un universo urbano e sociale, caratterizzato da processi, programmi e flussi. Le due proposte, con maniere indubbiamente distanti fra loro, sono state decisive nel rivoluzionare sia l’idea di spazio pubblico, sia quella di parco urbano, modificandone gli spazi, gli usi, il pubblico, il rapporto con la città e nell’aver anticipato, suscitando un acceso dibattito, l’irrompere della componente paesaggistica nella discussione sulla città contemporanea, tesa al superamento della separazione tra paesaggio e urbanistica.
2015
Parigi, Parc de la Villette
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