Tra le tecnologie innovative di risanamento in situ da Cr(VI) nelle acque di falda, sono in studio processi di riduzione bio-indotta (o " biodegradazione indiretta"), ossia processi ove viene promossa la riduzione del Cr(VI) mediante la generazione di un ambiente fortemente riducente via iniezione di substrati organici che sono prontamente degradati dai microrganismi eterotrofi presenti nell'acquifero. In questo lavoro sono presentate le prove condotte a scala di laboratorio con l'obiettivo di investigare il comportamento di due differenti substrati organici derivanti dall'industria alimentare (permeato di siero di latte, a 5 mg/l, e residui di lavorazione della birra, a 300 mg COD/l), in termini di abbattimento dell'inquinante dalle acque di falda e di cinetica del processo, anche in funzione della concentrazione iniziale di Cr(VI) (5000 e 10000 g/l). Le prove hanno messo in luce che fattori importanti nella rimozione di Cr(VI) in falda con tecniche di biodegradazione indiretta sono la concentrazione di Cr(VI) all'avvio del trattamento e la disponibilità di Fe(II) per la coprecipitazione del Cr(III). Il processo di precipitazione della forma chimica ridotta dell'elemento non è istantanea.

Uso di sottoprodotti dell'industria alimentare per la riduzione in situ di cromo esavalente in acque di falda

MASTORGIO, ANDREA FILIPPO;SAPONARO, SABRINA;SEZENNA, ELENA
2016-01-01

Abstract

Tra le tecnologie innovative di risanamento in situ da Cr(VI) nelle acque di falda, sono in studio processi di riduzione bio-indotta (o " biodegradazione indiretta"), ossia processi ove viene promossa la riduzione del Cr(VI) mediante la generazione di un ambiente fortemente riducente via iniezione di substrati organici che sono prontamente degradati dai microrganismi eterotrofi presenti nell'acquifero. In questo lavoro sono presentate le prove condotte a scala di laboratorio con l'obiettivo di investigare il comportamento di due differenti substrati organici derivanti dall'industria alimentare (permeato di siero di latte, a 5 mg/l, e residui di lavorazione della birra, a 300 mg COD/l), in termini di abbattimento dell'inquinante dalle acque di falda e di cinetica del processo, anche in funzione della concentrazione iniziale di Cr(VI) (5000 e 10000 g/l). Le prove hanno messo in luce che fattori importanti nella rimozione di Cr(VI) in falda con tecniche di biodegradazione indiretta sono la concentrazione di Cr(VI) all'avvio del trattamento e la disponibilità di Fe(II) per la coprecipitazione del Cr(III). Il processo di precipitazione della forma chimica ridotta dell'elemento non è istantanea.
2016
Siti contaminati - Esperienze negli interventi di risanamento
88-7850-017-8
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