Monitoraggio quinquennale dei soil gas di un sito contaminato da idrocarburi

Il lavoro descrive la strategia di gestione del rischio effettuata in un sito in Milano, sottoposto a intervento di bonifica, con mantenimento in situ di un volume residuo di terreno contaminato da idrocarburi. Da gennaio 2009 sono stati effettuati campionamenti di aria indoor, outdoor, vespai aerati e soil gas. Dal marzo 2011 la rete di monitoraggio è costituita da 18 punti indoor, 7 punti outdoor, 4 vespai aerati e 59 celle nesty probe installate a 4 profondità. Al fine di mantenere permanentemente il rischio sotto i livelli accettabili per legge, nel dicembre 2013 è stato installato un sistema SVE con l’obiettivo di attenuare la sorgente di contaminazione. Il sistema ha funzionato per un periodo di 18 mesi e, dopo un periodo di fermo per monitoraggio, è stato riattivato ed è tuttora funzionante. I dati rilevati nelle celle a 1 m di profondità hanno restituito rischi calcolati inferiori a quelli derivati sulla base dei dati misurati nelle celle più profonde. Il confronto tra i rischi stimati coi dati ad una determinata profondità nelle diverse campagne di monitoraggio ha evidenziato differenze fino ad un ordine di grandezza, senza un effetto stagionale sistematico. Poche misure in aria ambiente hanno restituito valori elevati. Tuttavia, in generale, le concentrazioni rilevate non differiscono in modo significativo dai valori di fondo. Le concentrazioni più elevate sono state rilevate in autunno e inverno. Rispetto ai valori di fondo, le concentrazioni nell’aria indoor ed outdoor suggeriscono che gli idrocarburi sono ampiamente diffusi e le fonti d’inquinamento diverse dal suolo influenzano significativamente la qualità dell’aria.