Il consolidarsi della cultura ambientale, le mutevoli dinamiche economiche e le recenti trasformazioni sociali e culturali hanno spostato il baricentro del progetto dalla “cen¬tralità della funzione” alla “centralità del luogo”, attivando nuove linee di ricerca attor¬no alla questione del fenomeno urbano, componente essenziale dell’organizzazione del territorio e campo di applicazione privilegiato per la sperimentazione tipologica e tecnico-costruttiva. Lo scenario contemporaneo presenta logiche spesso ingiustificate di espansione inse¬diativa e un sempre più evidente spreco di suolo rendendo la città sempre più compli¬cata, sofferente e disincantata. Al fine di arginare tali processi diviene essenziale recu¬perare un concetto di paesaggio inteso quale ambito economico e sociale, spazio di vita associata e di lavoro i cui simboli subiscono un continuo mutamento parallelo alla so¬cietà della quale sono la viva espressione. Una costante, mutevole relazione tra società e ambiente fisico, tra uomo e territorio, che produce una trama di connessioni molteplici tra i singoli differenti elementi di un quadro comunque unitario e organico. Progettare architetture per una città sana, armonica e integrata significa innescare pos¬sibili scenari insediativi che contemplino l’impiego di tecniche e risorse contemporanee all’interno del complesso di relazioni evidenti nella lezione della trama storica conso¬lidata. Il concetto di qualità dell’ambiente urbano, una rinnovata dimensione dell’acco¬glienza e della residenzialità, la percezione delle valenze dei luoghi, la fruizione dei ser¬vizi, rappresentano domande alle quali le nuove progettualità sono chiamate a garantire risposte adeguate. La valorizzazione delle risorse culturali di un contesto è strettamente correlata al rin¬novamento delle politiche e delle strategie d’intervento, mirando al coordinamento dei processi operativi e privilegiando la realizzazione di programmi integrati di azione a scapito di interventi puntuali. Il futuro della città è strettamente legato alla sua capacità di subordinare funzioni e forme di pianificazione mirati a ottimizzare la propria com¬petitività e potenzialità di interazione con il contesto, promuovendo strumenti in grado di misurare la rispondenza alle radici locali, alla densità insediativa, alla sostenibilità ambientale, alla qualità architettonica. Il programma di riqualificazione urbana dell’area ex-Annonaria, promosso dall’Ammini¬strazione di Cremona tramite un concorso internazionale e il conseguente Programma integrato di intervento denominato Cremona City Hub, si propone come strumento me¬diante il quale attivare un processo di riqualificazione urbanistica di un ambito strate¬gico e valorizzazione ambientale delle interdipendenze tra dimensione fisica dei manu¬fatti e tratti insediativi della città esistente e dei suoi margini periferici incompiuti, per¬seguendo una logica di città compatta e socialmente sostenibile, nell’intento di produrre un disegno unitario in continuità con la struttura della città e in grado di riassegnare pregnanza alla lezione storica, contenere la città dispersa, conservare le risorse fisi¬che, ripensare le prestazioni dei servizi, orientare la sostenibilità delle scelte. Il caso di Cremona, assunto in questo contesto come campo di indagine e di pensiero progettuale, rappresenta un’occasione per proseguire una narrazione che si interroghi sulla storia, sul confronto con la bellezza dei luoghi, sul concetto di qualità dell’ambiente e sulla stretta connessione tra progetto urbano e progetto architettonico, che vede nel futuro un’occasione per praticare il presente valorizzando passato.

Storia e progetto. Il completamento di Cremona nell'intervento City Hub

FAROLDI, EMILIO;VETTORI, MARIA PILAR
2015-01-01

Abstract

Il consolidarsi della cultura ambientale, le mutevoli dinamiche economiche e le recenti trasformazioni sociali e culturali hanno spostato il baricentro del progetto dalla “cen¬tralità della funzione” alla “centralità del luogo”, attivando nuove linee di ricerca attor¬no alla questione del fenomeno urbano, componente essenziale dell’organizzazione del territorio e campo di applicazione privilegiato per la sperimentazione tipologica e tecnico-costruttiva. Lo scenario contemporaneo presenta logiche spesso ingiustificate di espansione inse¬diativa e un sempre più evidente spreco di suolo rendendo la città sempre più compli¬cata, sofferente e disincantata. Al fine di arginare tali processi diviene essenziale recu¬perare un concetto di paesaggio inteso quale ambito economico e sociale, spazio di vita associata e di lavoro i cui simboli subiscono un continuo mutamento parallelo alla so¬cietà della quale sono la viva espressione. Una costante, mutevole relazione tra società e ambiente fisico, tra uomo e territorio, che produce una trama di connessioni molteplici tra i singoli differenti elementi di un quadro comunque unitario e organico. Progettare architetture per una città sana, armonica e integrata significa innescare pos¬sibili scenari insediativi che contemplino l’impiego di tecniche e risorse contemporanee all’interno del complesso di relazioni evidenti nella lezione della trama storica conso¬lidata. Il concetto di qualità dell’ambiente urbano, una rinnovata dimensione dell’acco¬glienza e della residenzialità, la percezione delle valenze dei luoghi, la fruizione dei ser¬vizi, rappresentano domande alle quali le nuove progettualità sono chiamate a garantire risposte adeguate. La valorizzazione delle risorse culturali di un contesto è strettamente correlata al rin¬novamento delle politiche e delle strategie d’intervento, mirando al coordinamento dei processi operativi e privilegiando la realizzazione di programmi integrati di azione a scapito di interventi puntuali. Il futuro della città è strettamente legato alla sua capacità di subordinare funzioni e forme di pianificazione mirati a ottimizzare la propria com¬petitività e potenzialità di interazione con il contesto, promuovendo strumenti in grado di misurare la rispondenza alle radici locali, alla densità insediativa, alla sostenibilità ambientale, alla qualità architettonica. Il programma di riqualificazione urbana dell’area ex-Annonaria, promosso dall’Ammini¬strazione di Cremona tramite un concorso internazionale e il conseguente Programma integrato di intervento denominato Cremona City Hub, si propone come strumento me¬diante il quale attivare un processo di riqualificazione urbanistica di un ambito strate¬gico e valorizzazione ambientale delle interdipendenze tra dimensione fisica dei manu¬fatti e tratti insediativi della città esistente e dei suoi margini periferici incompiuti, per¬seguendo una logica di città compatta e socialmente sostenibile, nell’intento di produrre un disegno unitario in continuità con la struttura della città e in grado di riassegnare pregnanza alla lezione storica, contenere la città dispersa, conservare le risorse fisi¬che, ripensare le prestazioni dei servizi, orientare la sostenibilità delle scelte. Il caso di Cremona, assunto in questo contesto come campo di indagine e di pensiero progettuale, rappresenta un’occasione per proseguire una narrazione che si interroghi sulla storia, sul confronto con la bellezza dei luoghi, sul concetto di qualità dell’ambiente e sulla stretta connessione tra progetto urbano e progetto architettonico, che vede nel futuro un’occasione per praticare il presente valorizzando passato.
2015
Mimesis Edizioni
978-88-5753-019-2
rigenerazione urbana, progetto urbano, architettura. progettazione architettonica, progettazione urbana, Cremona, concorso internazionale, progettazione tecnologica, urbanistica, progetto di architettura, città, identità
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Descrizione: Storia e Progetto. Il completamento di Cremona nell'intervento City Hub
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/968512
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