Nell’ambito degli studi legati alla gestione e analisi dei grandi rischi territoriali è possibile, a livello internazionale, trovare applicativi che utilizzano come riferimento geografico il Codice di Avviamento Postale (CAP). Sul territorio italiano risulta tuttavia inadatto l’impiego del CAP come elemento di valenza territoriale, se non si considerano le logiche di assegnazione e la specifica distribuzione di tale codice. Essendo il CAP uno dei componenti della stringa Address di INSPIRE si può essere tentati di utilizzarlo con valore territoriale, dimenticando che in Italia la geometria corrispondente è rappresentata da un “MultiPolygon” che quindi descrive un territorio raramente omogeneo. Infatti, in Italia i CAP sono nati per facilitare le operazioni di smistamento e recapito postale. Sono costituiti da un codice numerico con cui vengono identificate la regione postale, la provincia, la località e da un’ulteriore coppia di numeri desunta dallo stradario in uso alle Poste Italiane. I primi due livelli di informazione contenuti nei CAP possiedono una certa “logicità geografica”, ma nel momento in cui si scende nel dettaglio delle cifre relative alle singole località servite dal recapito postale, la continuità territoriale viene meno. È importante ricordare che i CAP sono stati attribuiti progressivamente alle diverse zone servite dal servizio postale, sono mutevoli e non sempre corrispondono al confine comunale: a volte uno stesso CAP si riferisce a più comuni o frazioni, magari molto distanti tra loro, altre volte invece esiste, all’interno del medesimo comune, una suddivisione in più CAP. Risulta pertanto essere sia multiplo che sottomultiplo della città, cosa che non capita a tutti gli altri elementi che caratterizzano l’indirizzo (la città appartiene allo Stato, la via appartiene alla città, il numero civico appartiene alla via). Nel lavoro sono riportati una serie di esempi che evidenziano come il CAP non debba essere utilizzato per gestire la distribuzione territoriale di eventi quali terremoti, eventi meteorici o informazioni geografiche similari.

La scarsa attendibilità del CAP come riferimento geografico in Italia

GUZZETTI, FRANCO;PASQUINELLI, ALICE;PRIVITERA, ANNA;RONCONI, MARIANNA
2015-01-01

Abstract

Nell’ambito degli studi legati alla gestione e analisi dei grandi rischi territoriali è possibile, a livello internazionale, trovare applicativi che utilizzano come riferimento geografico il Codice di Avviamento Postale (CAP). Sul territorio italiano risulta tuttavia inadatto l’impiego del CAP come elemento di valenza territoriale, se non si considerano le logiche di assegnazione e la specifica distribuzione di tale codice. Essendo il CAP uno dei componenti della stringa Address di INSPIRE si può essere tentati di utilizzarlo con valore territoriale, dimenticando che in Italia la geometria corrispondente è rappresentata da un “MultiPolygon” che quindi descrive un territorio raramente omogeneo. Infatti, in Italia i CAP sono nati per facilitare le operazioni di smistamento e recapito postale. Sono costituiti da un codice numerico con cui vengono identificate la regione postale, la provincia, la località e da un’ulteriore coppia di numeri desunta dallo stradario in uso alle Poste Italiane. I primi due livelli di informazione contenuti nei CAP possiedono una certa “logicità geografica”, ma nel momento in cui si scende nel dettaglio delle cifre relative alle singole località servite dal recapito postale, la continuità territoriale viene meno. È importante ricordare che i CAP sono stati attribuiti progressivamente alle diverse zone servite dal servizio postale, sono mutevoli e non sempre corrispondono al confine comunale: a volte uno stesso CAP si riferisce a più comuni o frazioni, magari molto distanti tra loro, altre volte invece esiste, all’interno del medesimo comune, una suddivisione in più CAP. Risulta pertanto essere sia multiplo che sottomultiplo della città, cosa che non capita a tutti gli altri elementi che caratterizzano l’indirizzo (la città appartiene allo Stato, la via appartiene alla città, il numero civico appartiene alla via). Nel lavoro sono riportati una serie di esempi che evidenziano come il CAP non debba essere utilizzato per gestire la distribuzione territoriale di eventi quali terremoti, eventi meteorici o informazioni geografiche similari.
2015
Atti della 19a Conferenza Nazionale ASITA, Lecco 29-30 settembre - 1 ottobre 2015
978-88-941232-2-7
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
058.pdf

accesso aperto

: Publisher’s version
Dimensione 2.91 MB
Formato Adobe PDF
2.91 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/967830
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact