Nella storia della costruzione della rete stradale, ferroviaria e autostradale svizzera è possibile riscontrare, in diversi casi, un’attenzione particolare da parte del progettista e delle istituzioni al rapporto tra il manufatto e il territorio su cui esso incide. D’altra parte il paesaggio svizzero, prevalentemente montuoso, ha sempre sfidato la genialità del costruttore, comportandosi come elemento rivelatore del suo approccio nei confronti del contesto. In questa sede si intende ricostruire un filo conduttore che porta dai progetti di fine Ottocento ai grandi cantieri del secondo dopoguerra, attraverso il susseguirsi di generazioni di progettisti che, incrociandosi nelle aule dei Politecnici di Zurigo e Losanna, hanno permesso un’evoluzione della cultura tecnologica, strutturale e architettonica.Si guarderà con attenzione anche al rapporto tra ingegneri e architetti, che ha visto l’alternarsi di fasi di netta separazione degli ambiti di lavoro ad altri di fruttuosa collaborazione, osservando infine, negli esempi contemporanei, segni di una trasformazione e di una dilatazione delle rispettive competenze. Infine, ci si soffermerà su alcuni progetti recenti, nei quali il rapporto con il paesaggio viene assunto coscientemente come dato progettuale, per un’operazione che affida all’infrastruttura non semplicemente una dimensione funzionale connettiva, ma anche una valenza formale ed espressiva.

INFRASTRUTTURE E PAESAGGIO ALPINO. L’EREDITÀ SVIZZERA

FRANCO, CATERINA
2015-01-01

Abstract

Nella storia della costruzione della rete stradale, ferroviaria e autostradale svizzera è possibile riscontrare, in diversi casi, un’attenzione particolare da parte del progettista e delle istituzioni al rapporto tra il manufatto e il territorio su cui esso incide. D’altra parte il paesaggio svizzero, prevalentemente montuoso, ha sempre sfidato la genialità del costruttore, comportandosi come elemento rivelatore del suo approccio nei confronti del contesto. In questa sede si intende ricostruire un filo conduttore che porta dai progetti di fine Ottocento ai grandi cantieri del secondo dopoguerra, attraverso il susseguirsi di generazioni di progettisti che, incrociandosi nelle aule dei Politecnici di Zurigo e Losanna, hanno permesso un’evoluzione della cultura tecnologica, strutturale e architettonica.Si guarderà con attenzione anche al rapporto tra ingegneri e architetti, che ha visto l’alternarsi di fasi di netta separazione degli ambiti di lavoro ad altri di fruttuosa collaborazione, osservando infine, negli esempi contemporanei, segni di una trasformazione e di una dilatazione delle rispettive competenze. Infine, ci si soffermerà su alcuni progetti recenti, nei quali il rapporto con il paesaggio viene assunto coscientemente come dato progettuale, per un’operazione che affida all’infrastruttura non semplicemente una dimensione funzionale connettiva, ma anche una valenza formale ed espressiva.
2015
infrastrutture, svizzera, alpi, paesaggio, architettura
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