Nella valutazione del rischio sismico di strutture e infrastrutture è di fondamentale importanza tenere conto dei diversi fattori che possono alterare nel tempo le prestazioni del sistema. Tuttavia, nell’attuale approccio alla progettazione sismica le prestazioni strutturali si considerano tempo-invarianti e indipendenti dall’ambiente con cui il sistema interagisce. Tale approccio assume implicitamente un margine di sicurezza costante nel tempo. L’invecchiamento e il degrado di materiali e strutture conseguente all’esposizione ambientale mostra come tale impostazione debba essere rivista per tenere conto dell’evoluzione nel tempo delle prestazioni sismiche mediante un approccio a ciclo di vita. Inoltre, quando si considerano gli effetti di un danneggiamento progressivo, il processo decisionale alla base delle strategie di mitigazione del rischio deve basarsi su un insieme di indicatori prestazionali in grado di caratterizzare non solo i livelli di sicurezza e affidabilità strutturale, ma anche la capacità del sistema di contenere entro limiti accettabili gli effetti del danno indotto da un evento sismico e di garantire una adeguata capacità di recupero che consenta di tornare, in tempi rapidi, allo stato pre-evento. Tali aspetti possono essere efficacemente racchiusi nel concetto più generale di resilienza sismica. In questo lavoro si richiamano alcuni concetti di base per la valutazione del rischio e si presenta un approccio probabilistico a ciclo di vita per la valutazione delle prestazioni sismiche di strutture soggette a degrado, con particolare riferimento alla resilienza sismica. L’applicazione al caso di un ponte a travata continua in calcestruzzo armato mostra l’importanza degli effetti combinati di danno sismico e degrado progressivo nella valutazione della resilienza e, quindi, del rischio sismico di strutture esposte a degrado ambientale.
Rischio sismico e resilienza di strutture soggette a degrado
TITI, ANDREA;BIONDINI, FABIO
2014-01-01
Abstract
Nella valutazione del rischio sismico di strutture e infrastrutture è di fondamentale importanza tenere conto dei diversi fattori che possono alterare nel tempo le prestazioni del sistema. Tuttavia, nell’attuale approccio alla progettazione sismica le prestazioni strutturali si considerano tempo-invarianti e indipendenti dall’ambiente con cui il sistema interagisce. Tale approccio assume implicitamente un margine di sicurezza costante nel tempo. L’invecchiamento e il degrado di materiali e strutture conseguente all’esposizione ambientale mostra come tale impostazione debba essere rivista per tenere conto dell’evoluzione nel tempo delle prestazioni sismiche mediante un approccio a ciclo di vita. Inoltre, quando si considerano gli effetti di un danneggiamento progressivo, il processo decisionale alla base delle strategie di mitigazione del rischio deve basarsi su un insieme di indicatori prestazionali in grado di caratterizzare non solo i livelli di sicurezza e affidabilità strutturale, ma anche la capacità del sistema di contenere entro limiti accettabili gli effetti del danno indotto da un evento sismico e di garantire una adeguata capacità di recupero che consenta di tornare, in tempi rapidi, allo stato pre-evento. Tali aspetti possono essere efficacemente racchiusi nel concetto più generale di resilienza sismica. In questo lavoro si richiamano alcuni concetti di base per la valutazione del rischio e si presenta un approccio probabilistico a ciclo di vita per la valutazione delle prestazioni sismiche di strutture soggette a degrado, con particolare riferimento alla resilienza sismica. L’applicazione al caso di un ponte a travata continua in calcestruzzo armato mostra l’importanza degli effetti combinati di danno sismico e degrado progressivo nella valutazione della resilienza e, quindi, del rischio sismico di strutture esposte a degrado ambientale.| File | Dimensione | Formato | |
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