Molti e diversi sono i termini impiegati in questi anni per indicare fenomeni di obsolescenza, abbandono, deperimento e degrado degli spazi urbani, ma anche, d’altro canto, per mettere in evidenza l’assenza di un loro preciso significato e ruolo, infine, per alludere alle possibilità offerte da questi spazi al progetto urbanistico. Il processo d’innesto e attecchimento di alcune di queste categorie nel milieu dell’urbanistica italiana è ormai compiuto, ma ancora incerta è la gemmazione e di là da venire il frutto prodotto da questi innesti culturali. Questo contributo si colloca in una ricerca in corso che lavora attorno ai concetti impiegati per descrivere l’abbandono degli spazi urbani e del territorio. Qui si propone la rilettura del contributo inaugurale di Michel Foucault sulle ‘eterotopie’.
Lessico dell’abbandono. Concetti per descrivere e progettare gli spazi residuali della città contemporanea
DI GIOVANNI, ANDREA
2014-01-01
Abstract
Molti e diversi sono i termini impiegati in questi anni per indicare fenomeni di obsolescenza, abbandono, deperimento e degrado degli spazi urbani, ma anche, d’altro canto, per mettere in evidenza l’assenza di un loro preciso significato e ruolo, infine, per alludere alle possibilità offerte da questi spazi al progetto urbanistico. Il processo d’innesto e attecchimento di alcune di queste categorie nel milieu dell’urbanistica italiana è ormai compiuto, ma ancora incerta è la gemmazione e di là da venire il frutto prodotto da questi innesti culturali. Questo contributo si colloca in una ricerca in corso che lavora attorno ai concetti impiegati per descrivere l’abbandono degli spazi urbani e del territorio. Qui si propone la rilettura del contributo inaugurale di Michel Foucault sulle ‘eterotopie’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.