Il caso dell'Istituto Lombardo di Studi Economici e Sociali è una manifestazione esemplificativa della corrente di rinnovamento che, durante gli anni Sessanta, pervase l'urbanistica e l'architettura, animata dall'influenza delle più innovative esperienze straniere. È altresì un esempio eccezionale perché la spinta innovatrice, con l'obiettivo di traghettare l'urbanistica da pratica a disciplina, è stata l'occasione per avviare una profonda riflessione sulla figura dell'urbanista, sia come detentore di un particolare sapere tecnico, sia come attore politico con una precisa autonomia. Parte dell’eredità dell’Istituto può essere rintracciata in alcune collane editoriali e nell’organizzazione di seminari internazionali, che hanno segnato le tappe fondamentali della discussione disciplinare italiana. Si può leggere questa eredità come un tentativo messo in atto da alcuni urbanisti per formare un'élite tecnico-intellettuale attorno a determinati codici e linguaggi, con l'intento di definire una posizione rispetto al problema della legittimazione del proprio ruolo e di consolidare il significato sociale e culturale della ricerca.
La costruzione del sapere urbanistico negli anni Sessanta: il caso dell'Ilses
NICOSIA, CORINNA
2015-01-01
Abstract
Il caso dell'Istituto Lombardo di Studi Economici e Sociali è una manifestazione esemplificativa della corrente di rinnovamento che, durante gli anni Sessanta, pervase l'urbanistica e l'architettura, animata dall'influenza delle più innovative esperienze straniere. È altresì un esempio eccezionale perché la spinta innovatrice, con l'obiettivo di traghettare l'urbanistica da pratica a disciplina, è stata l'occasione per avviare una profonda riflessione sulla figura dell'urbanista, sia come detentore di un particolare sapere tecnico, sia come attore politico con una precisa autonomia. Parte dell’eredità dell’Istituto può essere rintracciata in alcune collane editoriali e nell’organizzazione di seminari internazionali, che hanno segnato le tappe fondamentali della discussione disciplinare italiana. Si può leggere questa eredità come un tentativo messo in atto da alcuni urbanisti per formare un'élite tecnico-intellettuale attorno a determinati codici e linguaggi, con l'intento di definire una posizione rispetto al problema della legittimazione del proprio ruolo e di consolidare il significato sociale e culturale della ricerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.