Effetto delle aggiunte sui calcestruzzi autocompattanti (SCC)

L'attività di ricerca, svolta nell'ambito del progetto cofinanziato MIUR dall'unità di ricerca del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica (CMIC), è stata guidata dal Prof. Mario Collepardi (responsabile sino al luglio 2004) e dal Prof. Luca Bertolini (a partire da luglio 2004). Lo studio effettuato durante il primo anno di ricerca ha riguardato la caratterizzazione microstrutturale e prestazionale di calcestruzzi autocompattanti confezionati con cenere volante da carbone e calcare macinato. Il lavoro relativo al secondo anno di ricerca è finalizzato a valutare il ruolo di diverse aggiunte minerali in relazione alla resistenza alla penetrazione di agenti aggressivi (cloruri e carbonatazione) nei calcestruzzi autocompattanti (SCC). A tale scopo sono state effettuate prove su diverse miscele confezionate con lo stesso rapporto acqua/legante, sostituendo il 15, 30 e 45% di cemento con diversi tipi di aggiunte. Questa nota presenta i risultati della ricerca svolta dal secondo anno sino al luglio 2005, evidenziando gli effetti dovuti all'impiego di aggiunte sia tradizionali, come il calcare macinato e le ceneri volanti da carbone, sia innovative, come le ceneri pesanti da rifiuti solidi urbani (RSU). In particolare, si deduce come le aggiunte con caratteristiche pozzolaniche, oltre a garantire l'autocompattabilità della miscela, consentono di ridurre la permeabilità della pasta cementizia e di ottenere un materiale in grado di fornire una migliore protezione alle armature nei confronti della penetrazione delle specie aggressive, in particolare dei cloruri.