L'articolo esamina la realizzazione del nuovo Padiglione Materno Infantile all'interno dell'Ospedale di Careggi a Firenze, progettato da Alberto Altieri e Tiziano Binini (Binini Partners), che si delinea secondo la formulazione e la percezione di un innesto "sostenibile", aperto alla trasparenza e alla correlazione (morfo-tipologica, visiva e funzionale) con gli apparati preesistenti del complesso sanitario. Il nuovo Padiglione rientra nella riqualificazione generale dell'intero polo ospedaliero, che realizza il riordino e l'ammodernamento dell'impianto storico. La demolizione ha permesso di ricavare lo spazio per la nuova costruzione con caratteristiche dimensionali, strutturali e impiantistiche adeguate ad accogliere, in generale, i servizi intensivi e tecnologici della Ostetricia-Ginecologia e della Neonatologia. Questo evitando la generazione di un rapporto teso a trasmettere il senso di segregazione, di pesantezza e di chiusura verso il vissuto esterno e, al contrario, capace di enfatizzare l'interazione e l'osmosi con l'ambiente intorno. L'estensione in elevazione risolve la connessione con l'area esterna, sia con i diversi livelli del padiglione esistente, sia con le nuove maggiori altezze di interpiano e la localizzazione dei vani tecnici. La determinazione costruttiva del Padiglione si concreta attraverso la realizzazione del rivestimento basamentale in pietra, sul quale si associa, superiormente, l'applicazione dei pannelli sagomati in cls. La successione della trama prospettica osserva l'impiego dell'isolamento a cappotto (nel solaio sotto al portico) e la combinazione delle finestrature (con apertura ad anta e ribalta) entro le geometrie modulari ordinate dalla struttura prefabbricata multipiano: questa eseguita a nodi iperstatici (in accordo alla recente normativa antisismica) e tale da costruire le luci libere necessarie per ospitare le destinazioni d'uso interne. L'inserimento del corpo rivolto a contenere la risalita degli impianti divide tale settore dal successivo: esso è caratterizzato (ai livelli basamentali) dalla rampa di raccordo (definita dal parapetto con struttura tubolare in acciaio inox e con chiusure in vetro stratificato di sicurezza) e dalla facciata (ai livelli superiori). In particolare, il sistema di involucro è realizzato mediante l'intelaiatura in profili di alluminio anodizzato, con chiusure in vetrocamera serigrafate. La configurazione esecutiva si completa tramite la costruzione delle chiusure attorno agli impianti al piano di copertura, secondo l'utilizzo dei serramenti metallici in lamelle.

"Tecniche esecutive". Edilizia sanitaria e pianificazione esecutiva

NASTRI, MASSIMILIANO
2014-01-01

Abstract

L'articolo esamina la realizzazione del nuovo Padiglione Materno Infantile all'interno dell'Ospedale di Careggi a Firenze, progettato da Alberto Altieri e Tiziano Binini (Binini Partners), che si delinea secondo la formulazione e la percezione di un innesto "sostenibile", aperto alla trasparenza e alla correlazione (morfo-tipologica, visiva e funzionale) con gli apparati preesistenti del complesso sanitario. Il nuovo Padiglione rientra nella riqualificazione generale dell'intero polo ospedaliero, che realizza il riordino e l'ammodernamento dell'impianto storico. La demolizione ha permesso di ricavare lo spazio per la nuova costruzione con caratteristiche dimensionali, strutturali e impiantistiche adeguate ad accogliere, in generale, i servizi intensivi e tecnologici della Ostetricia-Ginecologia e della Neonatologia. Questo evitando la generazione di un rapporto teso a trasmettere il senso di segregazione, di pesantezza e di chiusura verso il vissuto esterno e, al contrario, capace di enfatizzare l'interazione e l'osmosi con l'ambiente intorno. L'estensione in elevazione risolve la connessione con l'area esterna, sia con i diversi livelli del padiglione esistente, sia con le nuove maggiori altezze di interpiano e la localizzazione dei vani tecnici. La determinazione costruttiva del Padiglione si concreta attraverso la realizzazione del rivestimento basamentale in pietra, sul quale si associa, superiormente, l'applicazione dei pannelli sagomati in cls. La successione della trama prospettica osserva l'impiego dell'isolamento a cappotto (nel solaio sotto al portico) e la combinazione delle finestrature (con apertura ad anta e ribalta) entro le geometrie modulari ordinate dalla struttura prefabbricata multipiano: questa eseguita a nodi iperstatici (in accordo alla recente normativa antisismica) e tale da costruire le luci libere necessarie per ospitare le destinazioni d'uso interne. L'inserimento del corpo rivolto a contenere la risalita degli impianti divide tale settore dal successivo: esso è caratterizzato (ai livelli basamentali) dalla rampa di raccordo (definita dal parapetto con struttura tubolare in acciaio inox e con chiusure in vetro stratificato di sicurezza) e dalla facciata (ai livelli superiori). In particolare, il sistema di involucro è realizzato mediante l'intelaiatura in profili di alluminio anodizzato, con chiusure in vetrocamera serigrafate. La configurazione esecutiva si completa tramite la costruzione delle chiusure attorno agli impianti al piano di copertura, secondo l'utilizzo dei serramenti metallici in lamelle.
2014
Tecnologia dell'architettura. Progettazione esecutiva dell'architettura.
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